Il centro raccolta rifiuti di via di Giarizzole pronto per fine anno: posata la prima pietra

Entrano nel vivo i lavori per il nuovo impianto di AcegasApsAmga a Trieste. Chiusura cantiere a ottobre: sarà il più grande dei cinque della città

Francesco Codagnone
La posa della prima pietra del centro rifiuti (Silvano)
La posa della prima pietra del centro rifiuti (Silvano)

Il nuovo centro di raccolta di Giarizzole verrà completato entro fine anno. L’impianto, realizzato da AcegasApsAmga e dal Comune di Trieste, sorgerà all’interno dell’area ex Ezit, di fianco al vecchio inceneritore Monte San Pantaleone, andando a servire le oltre 20 mila famiglie residenti nella periferia est di Trieste per il conferimento dei propri rifiuti ingombranti o speciali. La previsione della multiutility è che di qui ai prossimi anni il centro possa incrementare la percentuale di raccolta differenziata in città del 5%.

La prima pietra

Il cantiere è entrato nel vivo con la posa della prima pietra nel piazzale in cemento oltre i cancelli di via di Giarizzole 45. Indossati elmetto e gilet giallo, illustrano il progetto l’assessore alle Politiche territoriali Michele Babuder, il direttore ai Servizi ambientali di AcegasApsAmga Massimo Buiatti e Francesca Tion, funzionaria responsabile all’Igiene urbana del Comune.

I numeri

L’intervento prevede un investimento di 1,5 milioni di euro: un milione è coperto dal Pnrr (di qui la scadenza serrata per la consegna dell’impianto) e 500 mila sono anticipati dalla controllata Hera. Al Comune spettava invece l’acquisto del terreno privato di circa 4.400 metri quadrati, dei quali circa tremila saranno destinati alla struttura. Quello di Giarizzole sarà quindi il più esteso tra i centri di raccolta rifiuti presenti sul territorio triestino, affiancandosi ai quattro già presenti a San Giacomo, Campo Marzio, Roiano e Opicina. L’area restante sarà dedicata a spazi verdi.

Le altre iniziative

Si tratta della più importante tra le azioni concordate tra AcegasApsAmga e l’amministrazione comunale per rendere più efficiente la gestione dei rifiuti urbani, dopo le iniziative già messe in atto nell’ultimo anno: tra queste, la realizzazione di 22 punti di raccolta per gli oli esausti e l’installazione di 81 cestini “smart” a energia solare in 27 postazioni del centro. Tra i progetti futuri ci sono due nuove isole interrate per la differenziata, da realizzare in Ponterosso e piazza della Borsa.

Le operazioni preliminari

Le attività di progettazione e predisposizione dell’area sono iniziate a fine luglio dello scorso anno, con il disboscamento e la bonifica del piazzale in fondo a via di Giarizzole. Località nel ventre dell’ex zona industriale della città, per anni adombrata dalla ciminiera di Monte San Pantaleone abbattuta la scorsa estate, e oggi interessata da importanti opere di riqualificazione da parte di diversi enti e aziende.

«Questo progetto – ha sottolineato l’assessore Babuder in conferenza stampa – non è solo una risposta concreta alle esigenze della zona orientale della città, ma rappresenta anche un impegno tangibile verso una maggiore tutela dell’ambiente e un miglioramento della qualità della vita per i cittadini».

Il cronoprogramma

Il cronoprogramma fissa la fine di lavori indicativamente per ottobre. L’impianto dovrebbe quindi entrare in funzione entro l’anno, andando così a servire una zona (la periferia est) oggi scoperta da centri di questo tipo.

Le oltre 20 mila famiglie residenti nelle vie attorno Giarizzole avranno così a disposizione un centro di raccolta più vicino alle loro abitazioni (oggi devono andare fino a via Carbonara, a San Giacomo), dove recarsi per smaltire direttamente i propri rifiuti ingombranti o particolari (come legno, dispositivi elettronici, metalli) che non possono essere conferiti nei normali contenitori stradali.

L’obiettivo

La previsione di AcegasApsAmga è che il nuovo impianto contribuirà così a incrementare la percentuale di raccolta differenziata in città del 5%. Insieme alle altre iniziative in campo, l’obiettivo per i prossimi anni è di passare dall’attuale 46% a oltre il 60%.

Particolarità del nuovo centro di raccolta sarà la viabilità distinta su due livelli. Uno per i cittadini (che percorreranno con la propria auto una sorta di “passerella” sopraelevata, così da poter conferire i rifiuti “dall’alto”), e uno per i mezzi che opereranno lo scarico dei rifiuti stessi: in questo modo il centro potrà continuare a essere attivo anche durante le operazioni di svuotamento. —

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