Rifiuti, cambierà il sistema del porta a porta
Commissione di esperti al lavoro per rivedere la raccolta. In certi casi torneranno i cassonetti. Iniziativa della Provincia. Il presidente Gherghetta: «Modificheremo il calcolo delle bollette». Iris potrebbe essere esclusa dal servizio di asporto
RIFIUTI
Dunque, dopo il caso Livarna, anche per la questione rifiuti la Provincia ricorre ad una commissione d’esperti. «Abbiamo approvato un serie di obiettivi che il futuro piano provinciale dovrà conseguire – ha spiegato il presidente della Provincia Gherghetta - ma per le modalità e gli strumenti da adottare lasciamo la parola agli esperti». I tre esperti (di cui non sono stati forniti i nomi) vantano una vasta esperienza a livello nazionale sui temi ambientali. Fra gli obiettivi figurano, oltre che la tutela dell’ambiente e il contenimento dei costi per le famiglie, anche l’introduzione di meccanismi premianti sulle tariffe (all’insegna del «si paga quanto rifiuto si produce») e il veto per la collocazione di nuovi impianti di incenerimento o di altre discariche. Il documento che verrà elaborato dalla commissione, e che dovrebbe essere pronto per la fine dell’anno, sarà funzionale ad un passaggio di centrale importanza al quale gli enti locali, prossimamente, dovranno adeguarsi.
FUTURO DI IRIS
Infatti, i decreti attuativi che a breve recepiranno il nuovo testo unico sull’ambiente, infatti, prevederanno la costituzione di A.T.O., autorità d’ambito, responsabili per la gestione dei rifiuti sul territorio. Autorità d’ambito che, una volta creata, utilizzerà lo strumento della gara d’appalto per l’individuazione degli operatori che dovranno occuparsi della raccolta e dello smaltimento rifiuti. E ciò non vuol dire che, in futuro, Iris debba essere necessariamente la società incaricata dello svolgimento di questo servizio, perché alla gara che indirà l’autorità d’ambito, potrebbero essere presentate offerte più competitive di quelle dell’attuale multiservizi. «Iris deve prepararsi alla sfida della concorrenza perché, ormai, ci stiamo muovendo in questa direzione – ha sottolineato Gherghetta, ricordando che dopo i decreti attuativi bisognerà attendere anche il recepimento a livello regionale della normativa – una direzione nella quale non conta chi risulterà il vincitore della gara ma sarà importante che il servizio offerto soddisfi pienamente le esigenze del territorio».
NO AL PORTA A PORTA.
«L’attuale piano, che prevede l’obbligatorietà del porta a porta e non predispone meccanismi capaci di premiare le famiglie e le aziende virtuose, non ci soddisfa – ha concluso Gherghetta, ricordando che, al momento, la Provincia ha stanziato 20 mila euro per questa super consulenza – ecco perché abbiamo deciso di affidarci ad esperti che possano, con la loro esperienza e professionalità, trovare le soluzioni che meglio si adattano alle specificità del nostro territorio». L’assessore provinciale all’ambiente Mara Cernic, poi, ha posto l’accento sul percorso di condivisione e partecipazione che accompagnerà il recepimento dello studio della commissione. «Ci proponiamo anche di attivare un blog - ha annunciato - per raccogliere suggerimenti e idee che possano ottimizzare l’analisi che questi tre esperti prepareranno».
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