Rifiuti abbandonati a Monfalcone, pronte le telecamere
Cinque “fototrappole” già in dotazione del Comune saranno installate a rotazione sui cassonetti nelle zone più critiche
MONFALCONE Sono già in dotazione del Comune, messi a disposizione da Isa Ambiente. Si tratta di cinque fototrappole mobili mimetiche che saranno sistemate a rotazione sui cassonetti situati sulla pubblica via. Piccole telecamere, funzionali alle riprese di monitoraggio. I tempi per la collocazione degli apparecchi, nel rendere operativo il nuovo sistema, sono quelli tecnici, legati alla procedura amministrativa in ordine alla privacy. Dispositivi mobili, di proprietà della Multiutility, e come tali applicabili in punti diversi della città, in particolare nelle zone ritenute più critiche e sensibili all’abbandono dei rifiuti.
Proprio ai fini della privacy, la sistemazione delle fototrappole dovrà tener conto della tutela di aree o abitazioni private, a fronte di un raggio di ripresa circoscritto ad un ambito pubblico. Inoltre dovranno essere corredate dagli appositi cartelli di avviso, con l’indicazione “area videosorvegliata”. Un elemento, quest’ultimo, che costituisce evidentemente di per sè un fattore dissuasivo.
L’amministrazione comunale, attraverso l’assessore Paolo Venni, conta di poter avviare il nuovo sistema entro giugno. «Ci stiamo attivando con la Polizia locale – osserva – per definire la procedura per quanto concerne l’aspetto in ordine alla normativa sulla privacy. Stiamo studiando il percorso rispondente ai criteri richiesti per l’adozione del sistema, considerando tutti gli accorgimenti necessari. Contestualmente stiamo eseguendo verifiche nelle realtà dove il sistema è già operativo, vogliamo infatti copiare da quelle esperienze. Trattandosi di apparecchi mobili sarà possibile un monitoraggio estensivo attraverso la rotazione nei diversi punti del territorio comunale, in particolare le zone che risultano maggiormente soggette agli abbandoni dei sacchi indifferenziati di immondizia ai piedi dei contenitori predisposti per la raccolta, come pure le aree più periferiche, meno visibili e controllabili. L’obiettivo – aggiunge l’assessore – è quello degli “abbandoni zero”. Le cinque apparecchiature le abbiamo a disposizione. Ritengo che potremo applicare il sistema già per l’estate, presumibilmente entro il mese di giugno».
L’approccio alla gestione della raccolta differenziata viaggia sostanzialmente lungo due binari. Da un lato l’ottimizzazione del sistema “tarato” sulle esigenze dei cittadini, attraverso un percorso di rivisitazione finalizzato al miglioramento dei servizi da parte di Isa Ambiente per garantire le condizioni più adeguate circa il corretto conferimento dei rifiuti. In questa direzione rientra il servizio Vasco, che, osserva l’assessore, ha dato risultati, eliminando una buona parte di abbandoni dovuti anche alla necessità di non mantenere i rifiuti in casa durante periodi di assenza. Dall’altro l’individuazione di situazioni critiche e problematiche che implicano comportamenti errati per affrontarne le necessarie soluzioni. Il tutto al fine di eliminare ogni margine di giustificazione al mancato rispetto delle regole.
«Alla cittadinanza – spiega l’assessore Venni – abbiamo dato tutte le opportunità e le condizioni per eseguire una corretta raccolta differenziata. Chiediamo pertanto di seguire con responsabilità e consapevolezza il sistema. A questo punto, chi abbandona i rifiuti non può che farlo intenzionalmente». E qui vale la “tolleranza zero” , avvalendosi dei controlli, peraltro implementati, della Polizia municipale. L’assessore continua: «Abbiamo avviato un programma di controlli mirati per individuare i siti più critici. Verifiche eseguite in orari diversificati, inserendo anche il passaggio mattutino, dalle 6 alle 8, durante il quale vengono abbandonati rifiuti prima di recarsi al lavoro. Abbiamo comunque verificato che i comportamenti sono eterogenei».
Nei giorni scorsi la Municipale ha sanzionato due persone colte sul fatto, mentre stavano abbandonando i loro sacchi di materiale indifferenziato ai piedi dei cassonetti in via Tonzar.
È stata inoltre messa a punto una vera e propria “mappatura” delle aree critiche, attraverso l’incrocio dei dati, spiega ancora Venni. Via Tonzar, via della Poma come le zone Ater, per fare un esempio, si sono rivelate ai monitoraggi punti di ripetuti abbandoni. Altra azione messa in campo riguarda la sistemazione dei cassonetti all’interno delle pertinenze condominiali, laddove possibile, sottraendoli al suolo pubblico, «un processo che sarà completato entro l’anno».
Isa Ambiente ha implementato i passaggi, ai fini della pulizia ma anche della vigilanza, così come i prelievi relativi a carta e cartone rispetto alla cadenza quindicinale. L’assessore Venni cita anche la questione delle foresterie, caratterizzate da un elevato tourn over di affittuari che rende difficoltosa la continuità della corretta raccolta differenziata, per la quale «insistiamo con i controlli».
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