“Rifiutati” a San Vito al Torre

I proprietari di un albergo non hanno rinnovato la disponibilità
Bumbaca Gorizia 24.05.2014 Capannone profughi iFotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 24.05.2014 Capannone profughi iFotografia di Pierluigi Bumbaca

Nel novembre 2016 i proprietari del ristorante/albergo Casa Bianca di San Vito al Torre hanno preso la decisione di non rinnovare la disponibilità ad accogliere gli immigrati, a causa di danni alle strutture provocati da loro.

Con il benestare del Comune, ma con la disapprovazione e lo sconforto degli abitanti del paese, nell'agosto 2014 sono stati accolti a San Vito al Torre una trentina di extracomunitari. In questi due anni si sono susseguiti gruppi di differenti etnie.

I primi, di provenienza africana, sono riusciti ad ambientarsi. Alcuni di loro, ogni mattina, prendevano la corriera e andavano a Udine per frequentare corsi di lingua italiana. Ad altri sono stati assegnati piccoli lavori, come la sistemazione e l'allestimento di chioschi per la sagra paesana. I più giovani, invece, passavano il tempo partecipando a tornei di calcio con ragazzi del paese. Gli abitanti li definivano “persone molto tranquille e ben educate”.

Gli ultimi arrivati, invece, di origine afgana, hanno causato problemi fin da subito. Giravano a gruppi per il paese, percorrendo tutte le stradine in mezzo ai campi. Ci sono state parecchie lamentele per sparizione di frutta dagli alberi e per la confusione da loro provocata ad ogni ora.

Alessia Comar

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Liceo Scipio Slataper

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