Riemersa l'antica strada riviera di Barcola

Durante alcuni scavi Acegas è emerso un tratto della camminata che a fine Ottocento univa Barcola e Miramare, poi interrata negli anni '30 per costruire l'attuale strada
Il tratto dell'antica strada ottocentesca riemerso a Barcola (foto ArcheoTest srl)
Il tratto dell'antica strada ottocentesca riemerso a Barcola (foto ArcheoTest srl)

Un pezzo dell'antica camminata che a fine Ottocento univa Barcola e Miramare è venuta alla luce nel corso degli scavi effettuati da Acegas-ApsAmga - in collaborazione con la Soprintendenza - nell'ambito dei lavori di adeguamento degli impianti.

All’altezza dei primi “Topolini” è emersa, in ottimo stato di conservazione, una porzione della strada e della linea di riva precedente all’attuale, ossia del percorso litoraneo di età imperiale asburgica che fu inaugurato nel 1859 e che collegava Barcola al castello di Miramare, quest'ultimo terminato un anno dopo, nel 1860. Rispetto all'attuale la riva è arretrata di parecchi metri e si trova a circa un metro al di sotto del moderno selciato d'asfalto.

Il tratto di frangiflutti che sorreggeva la passeggiata emerge del fossato scavato da Acegas-Aps
Il tratto di frangiflutti che sorreggeva la passeggiata emerge del fossato scavato da Acegas-Aps

La riva e la strada di età asburgica sono riprodotte in numerose fotografie d'epoca, variamente popolate da triestini a passeggio, carrozze, spettatori di regate di canottaggio, soldati austriaci schierati in attesa di un attacco dal mare. Nel 1879, però, come scriveva Antonio Tribel, una mareggiata che fece affondare numerosi navigli e distrusse il mandracchio di Barcola, lasciò “la strada di Miramare rabbiosamente azzannata, demolita per intero, e resa impraticabile”.

La riva era, dunque, inadeguata a reggere l'impeto delle mareggiate da Sud e la strada era troppo bassa sul livello del mare. Nel 1932 la vecchia riva tra Barcola e Miramare venne interrata per consentire l'impianto della nuova strada allargata e rialzata, dei marciapiedi e della nuova linea di riva destinata a divenire il luogo balneare preferito dai Triestini.

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