«Ridurre subito il benzopirene»

Laureni: «Pronta l’ordinanza, a giorni sarà firmata dal sindaco»
Ferriera, colata
Ferriera, colata

L’ordinanza è quasi pronta e tra qualche giorno sarà firmata dal sindaco. «Intimerà alla Lucchini e alla Servola spa - fa sapere l’assessore comunale all’Ambiente Umberto Laureni - di mettere in atto tutte le misure necessarie a ridurre le emissioni nocive nell’ambiente e in particolare il benzopirene, se del caso anche riducendo l’attività produttiva». Un passaggio delicato perché a Servola l’azienda potrebbe trovarsi nell’obbligo di tagliare turni di lavoro proprio nella fase in cui lo stabilimento starebbe per essere ceduto in affitto. Nel mese di settembre in realtà le emissioni risultano, secondo i dati che vengono forniti sempre da Laureni, notevolmente ridotte. Anche dalla centralina di via San Lorenzo in Selva (che dista un paio di centinaia di metri dalla cokeria, ndr.) sono state registrate concentrazioone di benzopirene pari a 0,5 nanogrammi per metrocubo, quindi ben al di sotto della soglia di allarme di un nanogrammo fissata dalla legge regionale. Dati ancora più bassi per le altre centraline: 0,36 nanogrammi in via Svevo e addirittura soltanto 0,27 in via Pitacco, sempre a Servola. Ciò non toglie che la situazione complessiva resti allarmante poiché i dati si calcolano sulla media annuale e già da qualche mese era chiaro come non sarebbe stato possibile scendere sotto il livello di guardia.

«Se si computa anche il dato di settembre - specifica Laureni - si arriva a una media annuale di 1,6 (fino ad agosto la media annuale era sull’1,7) - quindi ancora su livelli che impongono al Comune di agire non solo per rispettare la legge, ma proprio per tutelare la salute dei cittadini».

L’ultima protesta, in particolare da parte dell’associazione No smog, contro la Ferriera di Servola, è stata inscenata lunedì in occasione della discussione in Consiglio provinciale del Piano regolatore del porto che oltretutto, dopo essere stato approvato da quello di Muggia, sta per giungere all’attenzione del Consiglio comunale di Trieste. Mentre sono alla porte importanti scadenze come quella della concessione alla Servola spa da parte dell’Autorità portuale e soprattutto dell’Autorizzazione integrata ambientale. Tutto ciò mentre tutto continua ancora tacere sul fronte Arvedi, il gruppo di Cremona che ha preannunciato di voler affittare lo stabilimento triestino prima di valutarne l’acquisto. Restano in ballo l’accordo con la centrale Elettra e l’Accordo di programma per poter attingere ai fondi nazionali ed europei, mentre da fonte sindacale non si registrano novità.s.m.)

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