Ricordate il caso-vigili a Grado? Tutti assolti ma il Comune paga 150mila euro
GRADO. Sono stati assolti perché il fatto non sussiste l’ex sindaco Silvana Olivotto, l’ex direttore generale del Comune, Gabriella Lugarà, e l’ex comandante dei vigili urbani, Eros del Longo, che erano stati indagati in quanto imputati di avere, in concorso fra loro e nei rispettivi ruoli al Comune di Grado, portato avanti una condotta illecita in merito all’assunzione in modo non regolare il comandante della Polizia municipale, Eros Del Longo. L’accusa era di aver «intenzionalmente procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale a quest’ultimo e un danno ingiusto a Laura Giuliani (comandante in carica,ndr), per le negative implicazioni economiche, funzionali e d’immagine connesse alla revoca dell’incarico».
Un’accusa in realtà cancellata dalla sentenza della Corte d’Appello di Trieste. In precedenza la Corte di Cassazione non aveva fatto alcuna valutazione nel merito della sentenza di primo grado del Tribunale di Gorizia, considerando che la competenza non era della stessa bensì della Corte d’Appello tant’è che il ricorso è stato riconvertito in appello e fatto pervenire a Trieste.
Tutto era iniziato nel 2014 con l’assoluzione dei tre indagati da parte del Tribunale di Gorizia e il seguente ricorso in Cassazione del pm presso il Tribunale di Gorizia. In primo grado la causa era andata avanti davvero per le lunghe, a partire dai testi ascoltati: da diversi vigili urbani di Grado, all’allora assessore comunale Laus, fino ad arrivare a Honsell come sindaco di Udine da dove proveniva Del Longo. La causa, come detto, si era conclusa con l’assoluzione degli indagati. Ma a questa sentenza si era opposto il pm che aveva inoltrato ricorso in Cassazione per “saltum” tanto che la Cassazione stessa lo ha convertito alla Corte d’Appello a Trieste dove i giudici avrebbero potuto anche prendere un’altra decisione, quella della prescrizione (scadeva il primo febbraio).
Gli imputati, però, avevano richiesto espressamente di volere una sentenza vera e propria convinti d’avere ragione. Tra l’altro il 2 febbraio, giorno dell’udienza a Trieste, era emerso che Laura Giuliani aveva ritirato la sua costituzione di parte civile. E così si è chiusa la vicenda, con l’assoluzione piena perché il fatto non sussiste. Le motivazioni saranno rese note fra 60 giorni, ma intanto c’è la sentenza che è definitiva.
C’è però un fatto non di poco conto che emerge. I tre ex comunali, Olivotto, Lugarà e Del Longo hanno diritto a essere risarciti totalmente delle spese sostenute, quelle degli avvocati De Benedittis, Battistutta e Zanetti che li hanno difesi e dei consulenti ingaggiati dai legali. Spese ingenti, dato che si è passati attraverso tre gradi di giudizio (Gorizia, Roma e Trieste), che spetta al Comune di Grado pagare. A conti fatti, complessivamente, la cifra si aggira intorno ai 150mila euro, una parte per altro già liquidati. Solo che la copertura assicurativa dell’amministrazione gradese ha un tetto di 50mila euro, già esaurito proprio con liquidazione del primo grado del processo.
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