«Richiesta alla Regione per i contributi speciali»

L’annuncio del sindaco al termine del vertice con le associazioni di categoria Confcommercio e Confartigianato: aziende danneggiate per migliaia di euro
Di Matteo Unterweger e Corrado Barbacini
Lasorte Trieste 16/10/14 - Muggia, Strada per Lazzaretto, Sopralluogo Vigili del Fuoco
Lasorte Trieste 16/10/14 - Muggia, Strada per Lazzaretto, Sopralluogo Vigili del Fuoco

«Chiederemo alla Regione i contributi per i danni da eventi atmosferici eccezionali, in base alla legge 22 del 2007. E poi, una volta ricevuto dalle categorie il quadro complessivo di quanto segnalato dai propri associati, vedremo se e cosa fare come Comune. Non so ancora in che termini, ma lo faremo alla luce di una valutazione seria». È il duplice impegno annunciato ieri dal sindaco Roberto Cosolini, al termine della riunione avuta in municipio con i delegati di Confcommercio, Confartigianato, Cna, Ures e Fipe sull’emergenza determinata dal maltempo della notte tra martedì e mercoledì.

«Abbiamo chiesto alle associazioni - prosegue il primo cittadino - di fornirci una quantificazione dei danni alle attività economiche, soprattutto quelli rilevanti». In proposito, Cosolini specifica: «C’è una parte della città che soffre nelle situazioni di alta marea più pioggia, un problema che però non è straordinario visto che si ripete, per come è fatta la città, con negozianti ed esercenti i quali tirata su la saracinesca trovano i locali con due-tre centimetri d’acqua». Distinguo a parte, Confartigianato e Confcommercio hanno portato all’incontro una prima stima delle spese che alcune imprese dovranno sostenere a causa del nubifragio. «Nella sola mattinata di oggi (ieri, ndr), abbiamo ricevuto una ventina di telefonate da aziende che chiedevano di capire come muoversi - riassume Enrico Eva, segretario generale della Confartigianato provinciale -. Ci sono realtà che hanno patito danni per cinquemila euro, altre per 30mila». Mentre Confcommercio Trieste, tramite una nota, ha riferito che «al momento i danni stimati vanno da un minimo di 1000-1500 euro a un massimo di 20mila, per singola attività. Complessivamente le aziende interessate sono più di trenta per un ammontare complessivo dei danni di oltre 50mila euro». Un dato in aggiornamento continuo, evidentemente. «I danni maggiori - illustra ancora la comunicazione di Confcommercio - si stanno riscontrando in Cittavecchia, nel Borgo Teresiano, nelle vie San Nicolò, Cassa di Risparmio, Canal Piccolo, Ghega, della Geppa e Mazzini». E inoltre «nella zona del Ghetto, di via Baiamonti e via Cologna dove si è avuto un black-out alla linee telefoniche. Al Mercato ortofrutticolo di riva Traiana, il mix di acqua e fango, oltre a rendere difficoltosa l’attività commerciale, ha danneggiato l’impianto elettrico di un’azienda».

Le ferite del maltempo, insomma, costeranno centinaia di migliaia di euro. Forse anche di più. A pagarli saranno soprattutto i privati: negozianti, artigiani e proprietari di case. «I danni - dice ancora Cosolini - stiamo cercando di quantificarli. Nella gran parte dei casi si è trattato delle conseguenze degli allagamenti. Ma ci sono stati anche danni a strutture e a impianti elettrici». Aggiunge: «Dove sarà possibile ci appoggeremo alle assicurazioni». Ma è una strada tutta in salita. «Il mio telefono ha cominciato a squillare fin dalle prime ore del mattino», dice infatti il responsabile di un ufficio di liquidazione danni di un’importante compagnia assicurativa. Spiega l’esperto: «I danni, mi hanno riferito, sono parecchi. In condomini, negozi e ristoranti. Molti ascensori sono bloccati perché la fossa si è riempita di acqua e bisogna svuotarla. Distrutti poi frigoriferi e impianti elettrici. In vari negozi molta merce è stata deteriorata». Il problema è che «molti, temo, non saranno risarciti perché non ne hanno il diritto - continua l’assicuratore -. Infatti sono pochi gli assicurati che hanno sottoscritto polizze con la garanzia aggiuntiva riferita a “alluvione e allagamento”. Molti lo hanno fatto solo per gli “eventi atmosferici”. Mi aspetto tante richieste - rileva - ma, ripeto, molte non saranno purtroppo accolte perché non previste». Anche da qui, l’intenzione del Comune, d’intesa con le categorie, di chiedere supporto alla Regione.

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