Richiamati gli ex dipendenti dell’Ospizio
GRADO. Dopo 6 lunghi anni la riapertura dell'Ospizio Marino si fa sempre più vicina. Proprio ieri mattina la cooperativa "Grado Riabilita" ha fatto partire le raccomandate ai 68 dipendenti che erano in servizio al momento della chiusura della struttura riabilitativa. I dipendenti avranno ora 15 giorni di tempo per rispondere, sempre via raccomandata, la loro eventuale disponibilità a rientrare in servizio. Si sa comunque che una parte degli ex dipendenti ha nel frattempo trovato occupazione da altre parti e non tutti saranno ovviamente disponibili. In linea di massima potrebbero essere oggi 35-40 le persone disponibili a meno che anche chi ha nel frattempo trovato occupazione fuori sede non rinunci all'attuale posto di lavoro per avvicinarsi a casa. Il che significherebbe minori spese di trasferta, se non la cancellazione delle stesse. Ovviamente soddisfatti per questo nuovo passo i responsabili sindacali della Cisl Fp e Cgil Fp Massimo Bevilacqua e Luca Manià che, dopo la verifica della disponibilità degli ex dipendenti, sono pronti a incontrare nuovamente la proprietà per esaminare caso per caso la questione delle qualifiche. Infatti, rispetto a quando operavano per l'Ospizio Marino fino a 6 anni fa, avevano un determinato tipo di contratto; oggi gli accordi dovranno invece essere adattati al contratto dei dipendenti delle Cooperative. Questa nuova, importante, notizia avvalora quelle che sono le intenzioni già ampiamente dichiarate della nuova proprietà di voler riaprire i battenti della struttura di via Amalfi col prossimo autunno. Per arrivare alla riapertura mancano, infatti, ancora solo alcuni ma importanti passaggi. Uno lo deve effettuare la "Grado Riabilita", l'altro la Regione che, come ha dichiarato anche recentemente l'assessore regionale Maria Sandra Telesca in occasione di una sua visita all'Ospizio Marino, è pronta a continuare a fare la sua parte. Dopo aver già finanziato con 1 milione e mezzo di euro, parte di quanto è servito per il ripristino della struttura, è evidente che l'accreditamento è un atto conseguente (ma fintanto che non c'è nero su bianco tutti vanno con i piedi di piombo). L'assessore ha altresì confermato il ripristino del reparto di Rsa e addirittura ipotizzato concretamente il fatto che possa essere ampliato. Fermo restando che la struttura è stata pressoché completamente rifatta (non si può proprio parlare di ristrutturazione anche se qualcosa, come la piscina, è stata solamente rimessa a nuovo), "Grado Riabilita" con il presidente Paolo Bosio e l'amministratore delegato Andrea Della Rovere e gli altri soci, devono ora, entro la fine di questo mese, saldare tutto quanto previsto per l'acquisto dell'Ospizio Marino. Tolta la caparra si tratta di versare complessivamente al commissario liquidatore ancora 7 milioni e 400 mila euro. Ricordiamo che l'investimento complessivo per riattivare l'Ospizio Marino costa alla "Grado Riabilita" oltre 12 milioni di euro. Oltre 6 anni fa, dunque, esattamente il 17 luglio, su ordine della Procura di Gorizia, sono stati apposti i sigilli alla struttura. Una giornata calda, afosa, con il climatizzatore della struttura riabilitativa che non funzionava tanto che in certe zone dell'Ospizio Marino era stati raggiunti i 36 gradi: troppo per gli anziani e i pazienti ricoverati. Forse, ma sono discorsi che sono stati fatti a posteriori, sarebbe stato sufficiente portare una serie di "pinguini" e la situazione si sarebbe risolta. Invece, chiusura; e subito dopo alcune prese di posizione come quelle dell'allora assessore regionale Vladimir Kosich che annunciava di voler far togliere i sigilli e riaprire la struttura entro 7 giorni. Oggi si è finalmente vicini alla riapertura ma da allora sono passati più di 6 anni.
@anboemo
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo