Ricerca medica e Data science alleate nel nome di Bilistick
TRIESTE La ricerca medica d’eccellenza s’unisce alla potenza della Data Science per realizzare un sogno: eradicare una malattia che in alcuni paesi in via di sviluppo, in particolare di Africa e Sud-Est asiatico, è la terza causa di morte in culla. Parliamo del Kernittero, patologia che colpisce centinaia di migliaia di neonati nel mondo provocando paralisi cerebrale, ritardo mentale, perdita di motricità, danni all’udito e nei casi più gravi il decesso. La causa è un eccesso di bilirubina nel sangue, che nei primi giorni di vita si manifesta in oltre il 60% dei neonati a termine. Se diagnosticata tempestivamente, l’iperbilirubinemia si può riportare alla normalità con la fototerapia: basta porre il neonato per alcune ore sotto una lampada a determinate frequenze.
Bilimetrix srl, società nata nel 2012 come spin-off dell’Università di Trieste per iniziativa del professor Claudio Tiribelli e della Fondazione Italiana Fegato, negli anni ha sviluppato e brevettato Bilistick, dispositivo medico diagnostico a basso costo che permette di misurare su una microgoccia di sangue la concentrazione plasmatica di bilirubina. Strumento per ora unico al mondo, perché grazie alle dimensioni ridotte e all’alimentazione a batteria può essere usato ovunque e anche da personale non specializzato: l’ideale per coprire anche le aree più remote del pianeta, laddove manchino ospedali e centri medici.
Il dispositivo, che ha ricevuto anche un finanziamento dalla Bill&Melinda Gates Foundation, è uscito dalla fase prototipale e si appresta a sbarcare sul mercato. Per affrontare al meglio questa fase, Bilimetrix da quest’anno potrà avvalersi del know how e dei finanziamenti di un’altra società, Prodigys Group, che con la sua esperienza in Business intelligence, Data science e Data health farà di Bilistick uno strumento ancora più performante. Prodigys Group, che come Bilimetrix ha sede in Area Science Park (oltre che a Milano e Chiasso), metterà a disposizione della ricerca medica i suoi asset digitali, in particolare la sua piattaforma AgrEgg che consente di raccogliere, elaborare e incrociare in tempo reale dati da tutto il mondo, mettendoli a disposizione dei ricercatori sia per un pronto intervento sia per progetti di screening ad ampio raggio. «La sinergia tra le due realtà è nata da un’amicizia non solo professionale e da una comunione d’intenti con Tiribelli», racconta Diego Sardon, ad di Prodigys Group e ora anche di Bilimetrix, di cui Tiribelli resta il direttore scientifico.
Bilistick è già usato per progetti pilota in centri scientifici in una ventina di paesi in più continenti. Ha vinto premi internazionali e con la Fondazione di Gates porta avanti un massiccio progetto diagnostico e cura in Perù, dove il tasso di danni cerebrali da kernittero è 20 volte più alto che nei paesi più ricchi. «Ci apprestiamo ad andare sul mercato: procedura complessa, perché pur avendo già un brevetto mondiale per ciascun paese vanno ottenute le relative certificazioni». Ma Bilistick potrà così essere impiegato ad ampio raggio nelle reti di punti nascita delle varie nazioni. Magari con la culla per fototerapia portatile ideata dal suo partner americano Little Sparrows, per accoppiare come già in Perù, diagnosi e cura. —
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