Riccardo Muti triestino onorario il 21 maggio
Ufficiale la data per l'appuntamento in Consiglio comunale. Il riconoscimento segue allo storico concerto del 13 luglio scorso. Roberto Dipiazza: un onore per la città
Poco più di dieci mesi dopo la magica notte del 13 luglio scorso, Riccardo Muti riceverà il "grazie" ufficiale di Trieste il 21 maggio prossimo. Alle 10, infatti, nell'aula del Consiglio comunale, al grande direttore d'orchestra italiano verrà conferita la cittadinanza onoraria. L'incastro, cercato con determinazione nel corso delle settimane, fra gli impegni della fitta agenda del maestro ha così partorito la data ufficiale.
L'iniziativa, che la stessa assemblea municipale in ottobre aveva battezzato favorevolmente con voto bipartisan (e la contrarietà dell'allora gruppo An-Pdl oggi divenuto Fli), trae origine naturalmente dall'evento del 13 luglio, quando Muti diresse l'edizione 2010 del concerto "Le vie dell'amicizia" sul palco allestito in piazza Unità davanti ai tre capi di Stato di Italia, Slovenia e Croazia (rispettivamente Giorgio Napolitano, Danilo Türk e Ivo Josipovic), seduti uno di fianco all'altro in platea. Un serata-simbolo, emblema del superamento di quel Novecento che su Trieste aveva lasciato solchi profondi. Un momento che il sindaco uscente Dipiazza non ha mai fatto mistero di considerare come il punto più alto dei suoi dieci anni alla guida della città. E che lo stesso Dipiazza riuscirà a celebrare da primo cittadino ancora in carica prima di lasciare la fascia tricolore al suo successore. Il 21 maggio infatti cade proprio in mezzo fra il primo turno delle amministrative (si vota questa domenica e lunedì) e il ballottaggio del 29 e 30, a due settimane di distanza.
Lo "spareggione" a due fra i candidati più votati sia per la carica di sindaco sia per quella di presidente della Provincia, pur non essendo una certezza granitica, rimane sempre una probabilità sostanzialmente scontata. E come tale viene considerata. Tanto da far ritenere con sicurezza ai protagonisti della politica locale che sarà appunto l'amministrazione uscente a celebrare il "Muti-day". «Con 10 candidati sindaco, come volete non andare al ballottaggio - taglia corto Dipiazza -. Lasciamo perdere...». Poi, a bomba, sul 21 maggio: «È un grande onore per la nostra città conferire la cittadinanza onoraria a Muti considerato quanto successo quel 13 luglio in piazza Unità, un momento straordinario. Ed è un successo - pone l'accento il sindaco con un pizzico di orgoglio - che si riesca a farlo in questa consiliatura».
A Trieste, Riccardo Muti ritornerà fra dieci giorni assieme alla moglie Cristina e ad Antonio De Rosa, sovrintendente del Ravenna Festival che organizza annualmente "Le vie dell'amicizia" (l'edizione 2011 si articolerà in un triplice concerto in tre giornate diverse fra Piacenza, Ravenna e infine Nairobi, in Kenya). «Il 21 maggio - conclude Dipiazza - sarà la giornata della festa di Muti. Una festa della città».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Poco più di dieci mesi dopo la magica notte del 13 luglio scorso, Riccardo Muti riceverà il "grazie" ufficiale di Trieste il 21 maggio prossimo. Alle 10, infatti, nell'aula del Consiglio comunale, al grande direttore d'orchestra italiano verrà conferita la cittadinanza onoraria. L'incastro, cercato con determinazione nel corso delle settimane, fra gli impegni della fitta agenda del maestro ha così partorito la data ufficiale.
L'iniziativa, che la stessa assemblea municipale in ottobre aveva battezzato favorevolmente con voto bipartisan (e la contrarietà dell'allora gruppo An-Pdl oggi divenuto Fli), trae origine naturalmente dall'evento del 13 luglio, quando Muti diresse l'edizione 2010 del concerto "Le vie dell'amicizia" sul palco allestito in piazza Unità davanti ai tre capi di Stato di Italia, Slovenia e Croazia (rispettivamente Giorgio Napolitano, Danilo Türk e Ivo Josipovic), seduti uno di fianco all'altro in platea. Un serata-simbolo, emblema del superamento di quel Novecento che su Trieste aveva lasciato solchi profondi. Un momento che il sindaco uscente Dipiazza non ha mai fatto mistero di considerare come il punto più alto dei suoi dieci anni alla guida della città. E che lo stesso Dipiazza riuscirà a celebrare da primo cittadino ancora in carica prima di lasciare la fascia tricolore al suo successore. Il 21 maggio infatti cade proprio in mezzo fra il primo turno delle amministrative (si vota questa domenica e lunedì) e il ballottaggio del 29 e 30, a due settimane di distanza.
Lo "spareggione" a due fra i candidati più votati sia per la carica di sindaco sia per quella di presidente della Provincia, pur non essendo una certezza granitica, rimane sempre una probabilità sostanzialmente scontata. E come tale viene considerata. Tanto da far ritenere con sicurezza ai protagonisti della politica locale che sarà appunto l'amministrazione uscente a celebrare il "Muti-day". «Con 10 candidati sindaco, come volete non andare al ballottaggio - taglia corto Dipiazza -. Lasciamo perdere...». Poi, a bomba, sul 21 maggio: «È un grande onore per la nostra città conferire la cittadinanza onoraria a Muti considerato quanto successo quel 13 luglio in piazza Unità, un momento straordinario. Ed è un successo - pone l'accento il sindaco con un pizzico di orgoglio - che si riesca a farlo in questa consiliatura».
A Trieste, Riccardo Muti ritornerà fra dieci giorni assieme alla moglie Cristina e ad Antonio De Rosa, sovrintendente del Ravenna Festival che organizza annualmente "Le vie dell'amicizia" (l'edizione 2011 si articolerà in un triplice concerto in tre giornate diverse fra Piacenza, Ravenna e infine Nairobi, in Kenya). «Il 21 maggio - conclude Dipiazza - sarà la giornata della festa di Muti. Una festa della città».
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