Riccardo Illy nuovo console onorario di Francia

«Il ruolo mi consentirà di lanciare e sostenere collaborazioni tra investitori d’Oltralpe e realtà locale, a partire dal porto»

TRIESTE Riccardo Illy nuovo “trait d’union” tra la Francia e Trieste, per favorire sviluppo economico, partnership imprenditoriali e, soprattutto, una collaborazione sempre più stretta nel campo della ricerca scientifica. Illy è infatti appena diventato titolare dell’Ufficio consolare onorario della Repubblica Francese di Trieste. La competenza sulla circoscrizione territoriale durerà cinque anni.

Il 65enne imprenditore triestino, ex sindaco ed ex governatore, torna dunque a ricoprire un incarico istituzionale, mettendo a disposizione la sua esperienza nelle relazioni col mondo d’Oltralpe, che rappresenta un’area strategica per le attività del gruppo di famiglia, non più incentrate solo sul caffè. Attualmente è presidente del Polo del Gusto, la sub-holding di cui fanno parte Domori, Mastrojanni, Agrimontana, Fgel-Bonetti e la francese Dammann Frères. Proprio l’investimento nella società di Dreux, leader internazionale nella selezione, trasformazione e commercializzazione del tè, è stata l’occasione di un diretto coinvolgimento di Illy nell’industria francese, per lanciare l’espansione di Dammann in 60 Paesi.

«Il legame fra Trieste e la Francia affonda le radici nella storia e ne abbiamo ancora segni tangibili come la Napoleonica – premette Illy–. Per quanto mi riguarda, il cognome sembra risalire a una comunità francese emigrata secoli fa in Ungheria (Francesco Illy, fondatore dell’azienda negli anni Trenta, era ungherese ndr). Fin da ragazzino la lingua francese mi affascinava e quando sono diventato presidente del gruppo Illy, tra le prime società che acquisimmo ci fu Dammann Frères, che nel 2019 ha raggiunto i 37 milioni di fatturato». «In questi anni – ricorda Illy – ho frequentato sempre più spesso Parigi, dove già seguivo le esportazioni del nostro caffè e dove mio padre aveva aperto una delle prime filiali. Mi fa piacere sottolineare che Erika Le Noan, attuale presidente di Dammann ed ex direttore generale della filiale Illy parigina, ha studiato a Trieste al Mib. L’avevamo conosciuta grazie a uno stage».

«L’anno scorso a Versailles ho partecipato a una cena con il presidente Macron – sottolinea l’imprenditore triestino – e ho avuto modo di parlare con lui delle prospettive economiche di Italia e Francia. Adesso questo incarico mi consentirà di dare un contributo diretto per avviare rapporti di collaborazione tra investitori francesi e la realtà triestina. Penso al porto, alla cantieristica, dove già è stato siglato un accordo molto importante con Fincantieri in attesa del via libera dell’Antitrust. Ma penso che la collaborazione possa essere ancora più promettente per quanto riguarda gli istituti di ricerca scientifica a cominciare da Elettra-Sincrotrone. Oltre a questo ruolo di promotore, avrò il compito di dare assistenza ai francesi presenti in città, comprese le trafile per i documenti: ad esempio potrò consegnare il passaporto».

«Ringrazio vivamente Illy – è il commento dell’Ambasciatore francese in Italia Christian Masset – per aver accettato l’importante incarico. La nomina di Illy, personalità emblematica di Trieste e dell’Italia, segna una nuova fase nel rapporto profondo e fecondo tra la Francia e questa capitale europea aperta sul mondo». —




 

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