Ribolla, marchio unico per Italia e Slovenia
Il viticoltore Simčič: zona transfrontaliera fra Brda, Collio e Colli orientali. Oggi incontro tra Fedriga e il ministro di Lubiana

Una gara transfrontaliera in bici per attraversare Collio e Brda
DOBROVO (SLOVENIA) Un marchio internazionale che identifichi un’unica zona vitivinicola transfrontaliera tra il Brda in Slovenia, il Collio e i Colli orientali nel segno del vino e dello spumante Rebula-Ribolla Gialla. Un totale di 800 ettari di vigneto differenziati dalle altre zone di produzione della Ribolla.
Igor Simčič, imprenditore sloveno nel campo del vino e famoso come armatore di Esimit Europa, la barca simbolo dei valori europei che ha vinto regate in tutto il mondo e che viene sponsorizzata dai russi di Gazprom (lui stesso è console onorario della Russia), spinge più in là il traguardo, la linea di arrivo di un progetto ambizioso e visionario: unire Collio e Brda nel segno della Ribolla che ha portato al successo la sua famiglia a cominciare dal padre, Miro, che nella Ribolla aveva visto, nei tempi proibitivi dell’ex Jugoslavia, la carta vincente per lo sviluppo del Brda.
È importante il progetto della candidatura Unesco per il Collio-Brda, ma non è sufficiente: bisogna unire le forze su un vitigno specifico che identifica la storia di queste terre e Simčič, dalla cantina Medot di Dobrovo lancia il suo progetto con accanto Claudio Fabbro, agronomo, enologo, “giornalista del vino”, testimone dei saperi, dei personaggi (lo stesso papà di Simčič era tra i suoi amici) e dei segreti di queste terre alla vigilia di un appuntamento che potrebbe rivelarsi politicamente decisivo. Oggi a Dobrovo alla cantina Medot sono attesi infatti il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga con l’assessore regionale all’agricoltura Stefano Zannier, e il ministro dell’agricoltura della Slovenia Aleksandra Pavec. Un appuntamento in cui Simčič lancerà il progetto del marchio unico per il Ribolla.
«Questo è un progetto che non solo salvaguarderà l’economia di questo territorio ma porterà enormi vantaggi e un futuro assieme – spiega Simčič – saremo i primi in Europa a fare una cosa del genere». Gli occhi dell’imprenditore brillano quando parla del progetto come quando parla della “sua barca”, Esimit Europa che sta raccogliendo i consensi dei capi di stato di tutto il mondo per l’idea vincente di un equipaggio internazionale che sta vincendo, e che ultimamente ha raccolto anche l’appoggio del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon. L’unificazione della zona vitivinicola nel segno della Ribolla «unico nel suo genere al mondo» viene proposto come progetto pilota di collaborazione transfrontaliera, sociale ed economica tra le due comunità che un tempo convivevano da 500 anni sotto l’Impero Asburgico. Due comunità per una sola terra, preziosissima, che custodisce il segreto del successo dei vini del Collio e della Ribolla: è la Ponca o Opoca.
Così la descrizione di questa terra nelle parole di Fabbro: «Terra di marna, arenaria antichissima, un mix fantastico che garantisce la produzione di vini bianchi straordinari, profumati, inimitabili». Come il paesaggio, straordinario, che si ammira dalle finestre della tenuta Medeot. «Una terra – chiude Simčič – che potrebbe far invidia alla Toscana, con due popoli che si uniscono nel nome della Ribolla per costruire un futuro assieme».
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