Ribolla gialla, il Fvg ottiene l'esclusiva
GORIZIA. La ribolla gialla d'ora in poi sarà un'esclusiva della nostra regione, rivendicabile anche come Igt (indicazione geografica tipica) solo in Friuli Venezia Giulia, compresa la provincia di Udine. Questa l'importante decisione presa a Roma dal Comitato nazionale vini che ha modificato i disciplinari dell'Igt Trevenezie e Igt Venezia Giulia, accogliendo così la richiesta presentata dalla Regione. «Con le modifiche dei due disciplinari - ha commentato l'assessore regionale alle Risorse agricole, Cristiano Shaurli - la ribolla gialla è ora a tutti gli effetti un vino esclusivo del Friuli Venezia Giulia in quanto scompare dall'Igt Trevenezie e le rese si riducono con importanti riflessi su quella qualità di prodotto che contraddistingue il vigneto Friuli».
Le modifiche dei due disciplinari seguono gli impegni presi nella costituzione della Doc delle Venezie per il Pinot grigio con gli assessori di Friuli Venezia Giulia, Veneto e Provincia Autonoma di Trento, concordi sulla necessità di protezione di alcuni vitigni autoctoni per valorizzare le eccellenze territoriali. Il primo passo di questo percorso è stato proprio la protezione della ribolla gialla che, ha evidenziato Shaurli, ha beneficiato di un percorso differenziato ed accelerato rispetto agli altri vitigni autoctoni.
«Un percorso importante su cui abbiamo lavorato molto - ha aggiunto l'assessore - questo è un successo che voglio condividere con l'intera filiera vitivinicola regionale che ha dimostrato l'unità e la coesione necessarie per ottenere risultati come questo». Shaurli ha voluto ringraziare anche i colleghi assessori della Regione Veneto, Giuseppe Pan, e della Provincia di Trento, Michele Dallapiccola, nonché il presidente della Ats, Albino Armani, «per aver capito e condiviso le esigenze del nostro territorio.
La ribolla gialla - ha proseguito Shuarli - si può quindi produrre sia Doc che Igt solo in Friuli Venezia Giulia, un risultato concreto ottenuto in meno di un anno che vale più di mille proclami». «La ribolla gialla - ha sottolineato l'assessore Fvg - sta diventando uno dei vini-bandiera della nostra regione e sono convinto meriti la prima Doc legata ad un singolo vino del nostro territorio. Credo anche che si possa e si debba partire da subito con un'attività di promozione internazionale».
Grande soddisfazione per questo risultato è stata manifestata dagli addetti ai lavori: «È stato fatto un gran lavoro e il risultato raggiunto è ottimo», è il commento di Nicola Galluà, segretario generale di Confcooperative Fvg (le cantine cooperative regionali trasformano oltre il 40 per cento dell’uva regionale, prodotta da 2.300 agricoltori associati), sulla notizia dell'esclusività della coltivazione della ribolla gialla per il solo territorio del Fvg.
«Nei mesi che ci hanno visti impegnati da protagonisti per la costituzione della Doc interregionale del Pinot grigio “Delle Venezie”, in accordo con gli altri componenti dell’Ati, abbiamo indicato nella tutela della ribolla gialla un obiettivo importante per la nostra viticoltura, singola e associata - ha detto Galluà - Il traguardo raggiunto ci fa ben sperare per l’ampliamento della tutela anche nei confronti della vicina Slovenia e nell’accelerazione per la costituzione della Doc regionale ribolla gialla, capace di far andare a braccetto le esigenze dei vignaioli, la qualità del prodotto e rappresentare un valido punto di partenza affinché questo vitigno autoctono diventi il testimonial enoico del Friuli Venezia Giulia». Dario Ermacora, presidente regionale Coldiretti, sottolinea il «bel risultato portato a casa, ma ora dovremo studiare come tutelare ancor meglio questa varietà autoctona»
. Ermacora anticipa come la notizia relativa alla ribolla gialla sia «un primo passo di un percorso concordato di tutela che, oltre alla ribolla stessa, includerà in futuro anche Schioppettino e Pignolo». Pure nel Collio, terra dove sempre più si produce ribolla gialla, la notizia è stata accolta più che positivamente: la rivalità infatti in materia di questo vitigno, più che con la vicina provincia udinese, era in campo con il vicino Veneto. «L'esclusività del nome ribolla gialla in Friuli Venezia Giulia è un'ottima notizia - commenta il presidente dell'Enoteca di Cormons, cooperativa che riunisce 33 viticoltori del Collio, Dario Raccaro - soprattutto in ottica internazionale, dove potremo presentarci come gli unici produttori accreditati». Robert Princic, presidente del Consorzio Collio, definisce "logica" questa decisione, «in linea con la necessità di valorizzare questa varietà autoctona così importante. Ora la sfida deve essere quella di produrre una ribolla qualitativamente sempre migliore».
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