Riapre un Centro massaggi sequestrato a Monfalcone e scatta la nuova chiusura
MONFALCONE. Centro massaggi riaperto nonostante il sequestro, la Polizia locale interviene con la nuova denuncia e riappone i sigilli. L’intervento è avvenuto in viale Verdi. L’attività era stata chiusa lo scorso marzo, durante un’operazione congiunta tra la Municipale e i Carabinieri. All’epoca a seguito dei sopralluoghi nei Centri massaggi cittadini, era stato arrestato un cinquantenne di origini cinesi, Bai Janping. Che ora è stato rinviato a giudizio. Per l’uomo l’accusa è quella di sfruttamento della prostituzione, oltre alla contestazione di altre ipotesi di reato, quali stalking e violenza sessuale. Il cinese attualmente è sottoposto all’obbligo di firma.
Secondo le indagini, il cinquantenne era stato ritenuto gestore di fatto di tre Centri massaggi, in via Rossini, via Verdi 11 e via Fontanot, per i quali era stato disposto il sequestro preventivo, a carattere quindi penale. Allora per altre tre attività era stato invece eseguito il sequestro amministrativo. A confermare lo stato della situazione, i tre sigilli penali e gli altri tre amministrativi è stata la stessa Procura, che ha aggiornato anche circa la posizione del cinquantenne cinese, per il quale ora si prospetta l’avvio del processo.
Nel frattempo, dunque, in questi giorni, la Polizia locale di Monfalcone ha compiuto il nuovo accertamento. Gli agenti infatti hanno scoperto che un Centro massaggi in viale Verdi era aperto e operativo, nonostante i provvedimenti emessi lo scorso marzo.
Da qui è scaturita la denuncia a piede libero nei confronti dei destinatari delle misure in ordine all’inibizione dell’attività e quindi il nuovo sequestro. Durante il sopralluogo degli agenti della Municipale, è stata inoltre individuata la stessa dipendente trovata lo scorso marzo al momento dell’operazione che era culminata nella chiusura del centro.
I provvedimenti in questione riguardano due ordinanze, l’una dello Suap (Sportello unico per le attività produttive), di sospensione dell’attività per mancanza di autorizzazione, l’altra, sindacale, in relazione all’assenza dei requisiti igienico-sanitari, come rilevati a marzo da parte dell’Azienda sanitaria. Il nuovo intervento della Polizia locale cittadina è inserito nel contesto dei controlli e monitoraggi effettuati nel territorio cittadino ai fini del contrasto al degrado e a tutela della legalità.
Il sindaco Anna Maria Cisint, da parte sua, ha osservato: «L’attività eseguita dalla Polizia locale rientra nel lavoro che stiamo portando avanti a Monfalcone su più fronti. A quella che è stata un’attività complessa per gli agenti, si aggiunge ora il risultato conseguito attraverso il monitoraggio continuo della città». L’indagine congiunta tra la Polizia locale e i Carabinieri era durata diversi mesi, tra appostamenti protrattisi dalla mattina fino alle 3 di notte, nonchè il posizionamento di telecamere e le intercettazioni telefoniche. Allora erano stati identificati circa 300 frequentatori.
Riproduzione riservata © Il Piccolo