Riapre l’ex Benetton e in 50 cercano lavoro

Qualcosa si muove in via Duca d’Aosta. Non è passato inosservato ai più il cartello esposto da qualche giorno alle vetrine dell’ex Benetton, dove fino all’estate 2014 aveva lavorato (in qualità di...

Qualcosa si muove in via Duca d’Aosta. Non è passato inosservato ai più il cartello esposto da qualche giorno alle vetrine dell’ex Benetton, dove fino all’estate 2014 aveva lavorato (in qualità di titolare e gestore) l’attuale presidente dell’Ascom, Paolo Bratina, ora presente in città con un altro punto vendita: il neo-inaugurato Nanà, al civico 29 di via fratelli Rosselli, dove un tempo si trovava Sisley.

Il manifestino affisso induce a ben pensare per il grande immobile all’angolo con via Oberdan: una sede centralissima e fresca di riqualificazione, che vanta ampi spazi espositivi. Infatti si tratta di una ricerca di personale cui già decine di cittadini hanno aderito, inviando i propri curricula all’Outlet di Palmanova, dove il colosso trevigiano dell’abbigliamento ha riaperto a febbraio un punto vendita. L'azienda, ricordiamo, ha una rete di circa 6mila negozi presenti nei principali mercati.

Quando riaprirà l’attività in via Duca d’Aosta non è dato sapere (tra l’altro Bratina, come ci ha riferito, non ne è coinvolto), ma i segnali sono incoraggianti per un settore che negli ultimi mesi ha purtroppo assistito alla morìa di numerose attività storicamente radicate a Monfalcone. È stato il caso, recente, del negozio di calzature Castiglioni in corso del Popolo, giusto per citare un esempio. Oppure di Mazzonetto, che vantava una lunga presenza a Monfalcone, per citarne un altro.

Se troverà conferma, la riapertura di un esercizio in via Duca d’Aosta, al posto dell’ex Benetton gestito da Bratina, sarà comunque l’indizio di una certa “vivacità” commerciale dell’arteria, dove in effetti i fori non restano con l’insegna spenta troppo a lungo, facendo evidentemente gola agli imprenditori locali e non. Dato peraltro ultimamente avallato anche da chi si occupa di affitti immobiliari in città. Gli spazi di via Duca d’Aosta sono quelli che si concedono in locazione a canoni più alti, in particolare se si tratta di metrature non “impegnative”.

Tutt’altra situazione nel pur vicino borgo Rosta, che dista appena qualche centinaio di metri dalla via e dove invece le vetrine, nuove di pacca, non hanno ancora attirato attività.

Segnali positivi, invece, in via Garibaldi, dove recentemente hanno aperto un negozio di oggettistica low-cost e un negozio che offre servizi di impiantistica. Sempre sulla strada si è trasferito di qualche civico il magazzino “Sirene Blu”, trovando maggiori spazi nella vecchia sede della Despar che ha chiuso due filiali a Monfalcone, questa e quella di via Crociera.

Resta infine arduo, in città, il “piazzamento” sul mercato di immobili di grande metratura, vedi l’ex Oviesse di viale San Marco (forse penalizzato dalla scarsità di parcheggi) o l’ex Pescheria-lavanderia Coop di via Colombo, che ormai hanno calato la saracinesca da diversi anni. (ti.ca.)

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