Riapre dopo 10 anni la storica trattoria "Ai due fiumi"
GRADO Riaprirà il 19 dicembre, salvo imprevisti dell’ultima ora, la trattoria Ai due fiumi di Terranova. A dare una seconda vita allo storico locale, chiuso ormai da una decina d’anni, sarà Andrea Naclerio, titolare del ristorante-pizzeria di Fiumicello, di Villa Rigatti, sempre nella località della Bassa Friulana, della sala slot di Villa Vicentina e del ristorante All’Unione di Gradisca (affidato a un’altra società).
«Siamo ormai prossimi all’apertura – conferma l’imprenditore –. Dobbiamo solo perfezionare in questi giorni una questione relativa alla fornitura di energia elettrica». Il locale avrà tra i 100 e i 120 coperti e una cucina simile a quella offerta da La Catapecchia, ma mirata a un target più giovane. L’intenzione fin dall’acquisto nel 2018 è stata quella di realizzare un intervento di qualità, sulla falsariga, appunto del locale di Fiumicello, in cui la pizzeria sia abbinata al ristorante.
I lavori non a caso sono stati importanti e si sono protratti per oltre un anno. La logistica della trattoria in ogni caso risulta ancora interessante, sia per catturare i turisti, giornalieri e non, in transito lungo la provinciale 19 verso e da Grado sia i potenziali clienti che abitano nell’area di Monfalcone e Staranzano. Lungo la provinciale l’offerta si è del resto ridotta nel corso degli anni, mentre i flussi di traffico rimangono importanti.
A suo tempo il locale faceva non a caso dei bei numeri. Negli spazi, non da poco, della trattoria, che ai piani superiori aveva anche delle camere, si arrivava fino a 400 coperti al giorno, come ha spiegato una dei cinque eredi che lo scorso anno hanno ceduto l’immobile, Luciana Blaseotto, che nel locale dava una mano ai genitori fin da bambina. Un compratore è stato trovato appunto all’inizio dell’estate del 2018, dopo che nel novembre 2017 si era sparsa la voce di una cessione alla Prefettura di Gorizia per l’accoglienza dei richiedenti asilo, allora già presenti nella frazione di San Canzian d’Isonzo (15, sistemati nell’ex scuola materna).
La trattoria, entrata in funzione con l’apertura della Monfalcone-Grado nel 1975, era chiusa da una decina d’anni, dopo un paio di gestioni non proprio felici, dopo che i proprietari, per un motivo o per l’altro, a un certo punto non avevano potuto impegnarsi in modo diretto nell’attività. Il Comune di San Canzian d’Isonzo si è invece attivato tramite un legale poco più di un anno fa per arrivare al ripristino dell’area a fianco della trattoria, dove si trovava un distributore di carburanti, chiuso da 12 anni.
L’amministrazione comunale si è detta preoccupata più dai possibili rischi per l’ambiente connessi alla presenza degli impianti che dall’aspetto dell’area, in preda a un crescente degrado. —
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