Riapre “casa” il dinosauro Antonio. Ed è sempre più tech

Il sito paleontologico del Villaggio del pescatore, che la cooperativa Gemina ha voluto rimettere a disposizione del pubblico, apre tra le 10 e le 17, con un nuovo sistema a supporto della visibilità e la comprensione di tutte le caratteristiche più particolari del sito e dei numerosi fossili che contiene.

TRIESTE Riapre da domenica 15 ottobre il sito paleontologico del Villaggio del pescatore, che la cooperativa Gemina ha voluto rimettere a disposizione del pubblico, tra le 10 e le 17, con un nuovo sistema a supporto della visibilità e la comprensione di tutte le caratteristiche più particolari del sito e dei numerosi fossili che contiene.

È stato sviluppato un sistema di comunicazione wireless audio e video che consente a un operatore fornito di tablet di muoversi liberamente anche nelle zone inaccessibili al pubblico per ragioni di sicurezza, inquadrare i dettagli significativi con l’opportuna telecamera trasmettendo immagini e commenti ai visitatori, comodamente sistemati davanti a un monitor da 50 pollici sistemato sotto la tensostruttura del sito. In questo modo si possono meglio comprendere le modalità della genesi delle rocce che compongono la zona, vedere i resti i dinosauri contenuti nei calcari, in “paziente attesa” di esserne estratti, le tracce delle attività estrattive pregresse e le complesse procedure che hanno consentito ad Antonio di entrare nella leggenda della paleontologia internazionale. Il lavoro, realizzato da Evolving, è il segno di un ulteriore impegno di Gemina per mantener vivo l’interesse per una località fossilifera di enorme importanza.

«Mi preme ribadire - spiega Flavio Bacchia, che ha concepito questa nuova modalità di approccio alle visite sul sito paleontologico - che noi lavoriamo anche per le migliaia di persone che considerano questi animali delle creature mitiche e che si coinvolgono immergendosi nel mondo che le guide della Gemina ricostruiscono per loro».

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