Riapre alla Marittima Trieste Antiqua: «Ma ci stiamo stretti»
Edizione numero 32, quella che consolida i numeri ma che al contempo sembra spianare la strada per un 2015 di cambiamenti. Dal primo al 9 novembre i saloni della Stazione Marittima ospitano Trieste Antiqua, la mostra mercato dell'antiquariato organizzata dal Consorzio Promotrieste in collaborazione con l'Associazione regionale antiquari. Appuntamento classico di inizio autunno, tappa che mira a condensare storia dell'arte e commercio, turismo e persino importanti scampoli di impegno sociale.
In primo piano lo stato di salute della manifestazione in termini di adesioni, anche dall'estero. L'edizione 2014 di Trieste Antiqua dovrebbe convogliare sulle Rive una quarantina di espositori, numero che attesta l'assetto organizzativo di una rassegna da anni animata da botteghe non solo della provincia e regione ma anche dal resto dell'Italia, dalla Slovenia, dal litorale istriano, dal Belgio e dall’Inghilterra. I filoni principali di quest'anno? La tavolozza dell'antiquariato in mostra si preannuncia variegata, tra le tinte del Liberty e del filone austro-ungarico, senza contare rarità e chicche che spaziano nel panorama dell'oggettistica, dei quadri antichi e degli orologi da collezione.
Molte luci ma anche qualche ombra all'orizzonte. Se da una parte Trieste Antiqua ripudia lo stato di crisi, dall'altra lamenta una scarsa attenzione e forse un bisogno di rileggere il progetto in chiave logistica: «Questo è un progetto che funziona - ha sottolineato Roberto Borghesi, presidente regionale dell'Associazione antiquari - riusciamo a dare il meglio nel settore e lo attestano le domande di partecipazione che ogni anno ci arrivano, ma sono ormai superiori rispetto alle nostre possibilità. Abbiamo aperto positivamente anche alle famiglie e allo sbocco turistico ma purtroppo abbiamo difficoltà nel rapportarci con le istituzioni - ha aggiunto - e la pianificazione sta diventando difficile. La Marittima ha oramai spazi angusti per questa rassegna, senza contare il discorso delle tassazioni e dei costi delle altre sedi».
In cantiere forse una svolta, tra analisi e provocazione. Di certo l'imminente 32° edizione di Trieste Antiqua sembra confortata, sulla carta, anche dal valore di un paio di iniziative collaterali. La prima sposa la causa sociale ed è targata Airc, l'Associazione italiana ricerca sul cancro che nel 2013 ha saputo dare vita a 17 progetti di ricerca nella nostra regione. All'interno della mostra dell'antiquario, l'Airc quest'anno promuove la sua battaglia sostenendo una esposizione parallela dal titolo "Straordinario fascino dell'India", sorta di "pretesto" esotico per conoscere da vicino temi, cure e percorsi di prevenzione nella lotta ai tumori. L'altro evento gemello è la mostra "Voci di guerra in tempo di pace", allestita dall'Associazione Gruppo Ermada Flavio Vidonis, strutturata in una ottantina di pannelli, tra cimeli, vestigia, manufatti e uniformi della Grande Guerra: un percorso che illustra le testimonianze emerse durante il lavoro di riqualificazione delle trincee in zona Duino Aurisina e dintorni.
La 32.a edizione di Trieste Antiqua aprirà ufficialmente i battenti con la cerimonia alla Marittima sabato alle 10. Orari: dalle 10 alle 20 nei festivi e prefestivi, dalle 15 alle 20 in settimana.
Francesco Cardella
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