Riapertura di Porto Vecchio Manca ancora la firma

La prefettura deve concludere l’istruttoria, ma dalla scadenza del permesso per la Biennale sono già trascorsi 11 giorni. E per i varchi si passa comunque
Foto BRUNI TRieste 18 07 2011 Biennale Trieste Porto Vecchio-uno dei parcheggi
Foto BRUNI TRieste 18 07 2011 Biennale Trieste Porto Vecchio-uno dei parcheggi

di Matteo Unterweger

Una firma che si fa attendere. E attorno alla quale si è creato una sorta di “mini-giallo”, dai contorni per definizione sfumati. A dargli forma vi è però una certezza, l’unica sulla questione ad oggi: il nuovo decreto di sospensione del Punto franco del Porto vecchio non è stato ancora siglato in calce dal prefetto Alessandro Giacchetti. Il permesso speciale che era stato accordato dal 3 luglio in poi in occasione dell’appuntamento locale della Biennale diffusa (ospitata al rinnovato Magazzino 26) è infatti scaduto il 30 novembre scorso, tre giorni dopo la conclusione ufficiale della rassegna. La “proroga”, nelle intenzioni già condivisa, al momento non c’è.

Il concessionario dell’area, la Portocittà srl, e gli enti interessati hanno in effetti trovato da tempo la quadra. L’intesa verbale risale a un incontro fra istituzioni (con Portocittà “invitata” al termine) ospitato al palazzo del governo in piazza Unità. Era il 21 ottobre di quest’anno. Un mese e venti giorni fa. Durante i quali, Portocittà ha inviato la necessaria richiesta alla prefettura. Mentre le istituzioni hanno confermato il loro favore all’iniziativa. E il Comune - come riferito dal prefetto Giacchetti - ha inoltrato il calendario degli appuntamenti che al Magazzino 26 vuole allestire nell’arco del 2012. Tuttavia, la firma al decreto ancora non c’è. Con tanto di paradosso: i varchi del Porto vecchio sono rimasti aperti. Anche ieri, infatti, era possibile attraversare tranquillamente la ormai nota bretella, iniziando da largo Santos per sbucare in viale Miramare. E notando, durante il passaggio, alcuni retaggi della Biennale: striscioni, alberature e indicazioni stradali. «Essendo pendente il procedimento - riflette il sindaco Roberto Cosolini - penso che probabilmente sia stata considerata assurda l’ipotesi di chiudere il tratto quando poi lo si riaprirà dopo pochi giorni». Intanto, dal 30 novembre, sono trascorse altre 11 giornate.

Le voci dicono che per la firma non dovrebbe mancare ancora molto, in termini di tempo. I rumors profetizzano una fumata bianca per il 20 dicembre. Indiscrezioni a parte, a spiegare come stiano procedendo le cose è il prefetto: «Stiamo esaminando la documentazione inviataci da Portocittà - afferma Giacchetti -. Si tratta in ogni caso di una procedura complicata, che richiede l’esame dei documenti dei diversi enti interessati. Il Comune, ad esempio, ha redatto il programma di manifestazioni che intende organizzare in Porto vecchio il prossimo anno». Complessità dell’iter assodata, rimangono due dubbi legati al dilatarsi delle tempistiche. Il primo, inevitabile: non è che manca qualcosa negli incartamenti giunti a destinazione? «Tutto è completo, forse c’è solo un supplemento di documentazione in arrivo», dice il prefetto. Chi debba inviarlo, però, non viene svelato. Secondo e ultimo interrogativo, dalla genesi altrettanto intuitiva: quando potrebbe chiudersi allora il cerchio? «La firma? Se avremo le condizioni - conclude Giacchetti -, entro Natale».

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