Revoltella, sulla terrazza niente più serate estive

Sempre aperto con la bella stagione negli anni Novanta, il bar adesso è chiuso Masau Dan: costi insostenibili. Ma l’idea è di rilanciarlo con una serie di eventi

Niente stagione estiva sulla terrazza del museo Revoltella. Da un lato il mare, dall'altra la città col suo promontorio: un panorama mozzafiato quello che offre il bar sulla terrazza di via Diaz. Ma a dispetto della sua posizione strategica, il servizio non rende economicamente. Era già da anni che si era optato per un'apertura “a singhiozzo”, con il servizio funzionante solo in concomitanza con gli eventi di rilievo.

L'abitudine degli anni Novanta, quando il bar restava aperto tutta l'estate, per 40 giorni consecutivi, era già stata abbandonata sempre a causa dei costi troppo elevati. Ma quest'estate, a differenza dell'anno scorso, il bar del palazzo baronale rimarrà chiuso, eccezion fatta per una mostra di arte contemporanea che verrà allestita a settembre.

Lo ha spiegato la direttrice del Museo, Masau Dan, dopo che alcuni turisti sono rimasti a bocca asciutta perché speravano di concludere la visita sorseggiando un fresco drink dalla terrazza. «Il bar non ha sufficiente clientela per rendere e alcuna possibilità di attivo – spiega la direttrice – per questo è impensabile tenerlo stabilmente aperto».

Le difficoltà sono legate soprattutto all'accesso, limitato ai visitatori che pagano il biglietto. Da qui le perdite, «perché – riprende la direttrice del museo Masau Dan – il personale aveva un costo eccessivo rispetto al servizio che davamo. Supponiamo di avere 150 visitatori la domenica e che un terzo consumi un caffè, portando in cassa 50 euro. Chi lo paga il personale? Costava 4mila euro al mese, una cifra insostenibile. Certo – continua – sarebbe diverso se potessimo far lavorare il personale interno, ma è anche vero che non si può far sobbarcare il bar a un addetto alla sorveglianza. La decisione non dev'essere dunque vista come un segno di inefficienza, ma come un' amministrazione responsabile dei soldi pubblici».

Le speranze non sono tutte perse. La direttice infatti sottolinea di «tenere bene a mente il problema», e nel farlo ricorda il progetto bocciato l'anno scorso dall'amministrazione comunale: «Con le elezioni di maggio era troppo tardi per riproprorlo», commenta poi, lasciando intendere che verrà tirato fuori dal cassetto. Partendo dalla consapevolezza che per rilanciare il bar bisogna trovare una formula di eventi correlati, il progetto prevedeva una ventina di serate a tema intrecciate tra cibo, musica e cultura.

«Un'idea creativa – chiosa - che permette di cambiare scenografia alla terrazza, intervenendo sull'arredamento con un tappeto d'erba e allestimenti di design contemporaneo».

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