Revocati gli arresti domiciliari al controllore assenteista
Krasti era stato fermato dai Carabinieri dopo due ore di assenza dal lavoro. Ieri il 53enne è tornato in libertà. Resta a suo carico l’accusa di truffa aggravata
Lasorte Trieste 15/02/18 - Autobus, Bus, Trieste Trasporti
TRIESTE Denis Krasti, il controllore della Trieste Trasporti nei guai per assenteismo, non è più agli arresti domiciliari. Il dipendente della società era stato fermato dai Carabinieri il primo aprile in flagranza di reato. È accusato di truffa aggravata ai danni dello Stato. Scadute le 96 ore il pubblico ministero, Federico Frezza, ha deciso di non chiedere una proroga del fermo. L’uomo, secondo le indagini avviate a settembre dello scorso anno dal nucleo investigativo dei Carabinieri, durante l’orario di servizio e con la macchina aziendale andava a svolgere delle commissioni personali.
L’avvocato di Krasti, William Crivellari, ha sottolineato che «si tratta di un dipendente che ha sempre fatto un lavoro eccellente con numeri ottimi. Il mio approfondimento partirà da questo aspetto. Al momento non abbiamo la contestazione formale se non la notizia di truffa aggravata, quindi mi sembra prematura ogni considerazione».
Pier Giorgio Luccarini, presidente della Trieste Trasporti, preferisce non sbilanciarsi ancora, in attesa di vedere i documenti che dovrebbero arrivare dalla Procura: «Non mi sento di escludere alcuna ipotesi (incluso il licenziamento, ndr), in ogni caso non ci saranno sconti a nessuno, anche perché non ci sono le condizioni per lasciar passare liscia la vicenda o fare finta di niente. Sono molto deluso – aggiunge il presidente – perché sono cose che non sono proprie dell’azienda. Abbiamo da sempre un atteggiamento molto aperto con i nostri dipendenti con i quali ci confrontiamo spesso e da quello che ho percepito, i lavoratori, sono comunque contenti. Su 800 persone sicuramente ci può essere qualcuno più “discolo”».
La denuncia, da quanto emerge in questa fase, non è partita dall’azienda. I Carabinieri hanno iniziato a indagare su Krasti, come accennato, a settembre 2018 e sono stati accertati e documentati una dozzina di episodi di assenteismo. Il 53enne si occupava anche della manutenzione delle emettitrici automatiche e in una occasione era andato dal barbiere mentre era in servizio. In altri episodi invece, insieme alla moglie, era andato ad acquistare del materiale edile per una casa in ristrutturazione o in alcuni studi professionali per alcune pratiche personali.
Domenica i militari dell’Arma avevano visto Krasti parcheggiare la macchina di servizio in una zona che non era di sua competenza. Dopo averlo seguito, lo avevano visto entrare nel portone di un edificio. Dopo due ore avevano deciso di bloccarlo all’uscita, con la scusa di un controllo accompagnandolo nella caserma di via dell’Istria dove gli era stato notificato lo stato di arresto. I domiciliari sono scaduti ieri. —
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