Retromarcia Idv: «I consiglieri regionali? Lavorano proprio tanto»
TRIESTE L’Italia dei Valori fa retromarcia: «I giorni lavorativi dei consiglieri regionali sono ben più di nove». Tanti erano riportati nell’emendamento-denuncia che ieri dev’essere costato all’autore più di qualche rimbrotto da parte dei colleghi d’aula. La precisazione arriva dal capogruppo Alessandro Corazza che, in una nota diramata in fretta e furia ieri mattina, spiega: «Il mio emendamento mirava a ridurre il numero di giornate computate per il calcolo del rimborso spese dei singoli consiglieri». Il testo, tra le altre cose, lasciava intendere che il carico di lavoro dei politici che siedono nel Palazzo di piazza Oberdan fosse alquanto ridotto.
Ma Corazza ora ci ripensa e ritorna sul caso: «I 9 giorni si riferiscono in realtà ai lavori d’aula e di commissione e non sono assolutamente rappresentativi dell’intera attività di un Consigliere regionale – commenta – che trova nel dibattito in aula e in commissione la finalizzazione di un percorso che si sviluppa in un forma ininterrotta durante tutta la settimana, indipendentemente dall’agenda del Consiglio».
Corazza ricorda che i compiti del consigliere si svolgono sia all’interno degli uffici di piazza Oberdan, sia all’esterno del proprio collegio, «e consiste nella preparazione dell’attività in commissione e in aula nella stesura di provvedimenti, approfondimenti, continui confronti con gli uffici, interlocuzione con i cittadini e impegni istituzionali». Insomma, i consiglieri regionali lavorano giorno e notte, altro che fannulloni... E l’emendamento taglia-rimborsi? Non risulta sia stato ancora accolto.
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