Rete dei diritti in piazza a Trieste contro razzismo e discriminazione

L’iniziativa è promossa  da Rete Dasi Fvg e Centro Balducci di Zugliano. Gli organizzatori: già decine le adesioni di varie realtà
Un momento della manifestazione 'People - prima le persone', Milano, 2 Marzo 2019. ANSA/FLAVIO LO SCALZO
Un momento della manifestazione 'People - prima le persone', Milano, 2 Marzo 2019. ANSA/FLAVIO LO SCALZO

Milano, in 250.000 tra canti e colori: il videoracconto della marcia contro il razzismo

Trieste. La data è stata fissata: sabato 13 aprile a Trieste, con partenza da Largo Barriera alle 15.30 e arrivo in piazza Unità. Le dichiarazioni di partecipazione collettiva da parte di circoli, sindacati e varie realtà sono già una novantina, annunciano gli organizzatori. Che se ne aspettano altre, e confidano nella riuscita di «una grande iniziativa pubblica». L’iniziativa è quella lanciata dalla Rete Dasi Fvg (Diritti accoglienza solidarietà internazionale) e dal Centro di accoglienza E. Balducci di Zugliano, che sull’esempio del corteo antirazzista “People - prima le persone” tenutosi a Milano lo scorso 2 marzo, organizzano per il 13 aprile appunto la manifestazione «“Prima le Persone” contro razzismo e discriminazione, per la convivenza pacifica e l’integrazione» nel segno dei valori della Costituzione, anche in una regione come la nostra, «che vuole fare della convivenza e delle diversità linguistiche e culturali la sua bandiera».

Obiettivo dichiarato della manifestazione, come avevano annunciato presentandola in conferenza stampa un paio di settimane fa don Pierluigi Di Piazza, fondatore e presidente del Centro Balducci, e Gianfranco Schiavone, presidente dell’Ics, è quello di «dire che anche in Friuli Venezia Giulia occorre mettere al centro le persone, tutte, e l’ambiente nel quale viviamo. Bisogna fermare le politiche della paura e il pensiero negativo e disumano della discriminazione, sistematicamente perseguiti per alimentare l’odio e creare cittadine e cittadini di serie A e serie B», si legge in una nota diffusa ieri da Rete Dasi e Centro Balducci: «L’Italia è il Paese dai mille gesti concreti di accoglienza, che non si gira dall’altra parte e non si vanta di aver chiuso i porti».

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«L’Italia - si legge ancora - è il Paese che denuncia e si attiva contro la chiusura delle frontiere della nuova rotta balcanica». Un appello che invita alla partecipazione per l’obiettivo della riaffermazione di «diritti umani, sociali e civili», precisando che sul sito www.sconfini.net sono elencate le adesioni finora pervenute, fra le quali - si legge - «Cgil, Cisl e Uil, gli scout della Agesci e quelli sloveni, le Cali, le organizzazioni della cooperazione sociale, Anpi, Aned, le reti e le associazioni dell’accoglienza, partiti e liste locali del centro-sinistra e della sinistra».

Ci saranno con la fascia tricolore alcuni sindaci di Comuni come Ajello del Friuli, Aquileia e Palmanova - annunciano ancora gli organizzatori - «che stanno invitando altri sindaci della regione a partecipare alla manifestazione con la fascia tricolore, come segnale di impegno di tutte le varie comunità locali». —
 

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