Restauro dell’Ursus, 80mila euro dal ministero

Non è vero che mancano soldi per tutti e tutto. Il “campanile” delle memorie portuali, quell’Ursus di ferro che ha trovato da tempo i suoi volontari e battaglieri difensori è riuscito là dove altre urgenze sono rimaste a bocca asciutta. Ha ricevuto per salvaguardare la propria anima storica soldi dal Comune, dalla Regione e adesso si scopre anche dal ministero dei Beni culturali dopo che la Soprintendenza è riuscita, con azione meritevole, a far timbrare il pontone come bene storico degno di tutela.
Per il 2012, con regolare iscrizione a tabella, Trieste ha ricevuto dal ministero 80 mila euro per «restauro conservativo e manutenzione e funzionalizzazione degli impianti». Sono denari che si aggiungono ai 45 mila euro stanziati dal Comune e ai 150 mila (in 10 anni) destinati dalla Regione.
Ma la Guardia costiera ausiliaria, e in specie il suo vicepresidente Roberto De Gioia che è da sempre il paladino dell’Ursus, non ha nemmeno evidenza che il Mibac ha dimostrato tanta sollecitudine per questo pezzo datato 1914: «Coi soldi del Comune e della Regione - afferma De Gioia - abbiamo dato avvio a lavori di tinteggiatura della sala macchine, del castelletto di poppa e della cabina dei comandi, così speriamo che almeno questa parte di base diventi visitabile la prossima estate, ma anche usabile: per piccoli concerti, per mostre». Con i 150 mila euro della Regione si dovrebbe ripulire la carena, mentre la parte in elevazione non sembra avere problemi strutturali, «ma più che altro necessità di essere altrettanto tinteggiata».
E i soldi del ministero, preziosi visto che ogni bene culturale in Italia ne reclama, e in area triestina Miramare ha saputo ben fare del suo? «Il direttore regionale dei beni culturali Giangiacomo Martines ci ha avvertiti di un finanziamento in arrivo - è quel che dice De Gioia -, ma non abbiamo comunicazioni ufficiali. Sui soldi del ministero, però, è il ministero che governa la spesa: sarà la Soprintendenza con un proprio tecnico a valutare i lavori da intraprendere». Per trasformare del tutto l’Ursus s’era parlato di 2-3 milioni: «In quel caso avremmo costruito anche l’ascensore interno per salire fino in cima...». Speriamo che i quattrini non restino fermi. Come avviene per quelli stanziati a beneficio di palazzo Carciotti. Ne sono a tabella 100 mila riferiti al 2012, e 300 mila per quest’anno e il prossimo (700 mila in tutto): “Completamento del restauro delle facciate e bonifica interna”. (g. z.)
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