Resta in stand by l’ex Clinica Sant’Eufemia

GRADO. Clinica Santa Eufemia scontata, ma solo per “Grado Riabilita”. Dato che il risveglio dal coma profondo dell’Ospizio Marino durato 6 anni è ormai molto vicino, ciò che manca rimane la Clinica Sant’Eufemia. In questi anni qualcuno s’è fatto avanti ma finora nulla di concreto. Proprio nella stessa giornata di visita all’Ospizio Marino dell’assessore regionale Maria Sandra Telesca, il commissario liquidatore della Fondazione Ospizio Marino ha accompagnato i referenti di un consorzio di cooperative, forse regionali, a visitare l’ex clinica, sempre vincolata a struttura riabilitativo-sanitaria. Per implementare il numero dei posti letto dei residenti, ma anche per ampliare i servizi, sarebbe ideale che ad acquisirla fosse la “Grado Riabilita”. Sollecitato in tal senso, il presidente della cooperativa, Franco Bosio, ha affermato: «Lasciatemi per ora portare avanti l’apertura dell’Ospizio Marino. Poi mediteremo».
Il commissario liquidatore ha colto al balzo l’occasione per spiegare che è sempre disponibile ad accompagnarlo a visitare la struttura, ma anche per lanciargli una proposta-battuta: «A voi posso anche darla con lo sconto...». Un sorriso da parte di Bosio e nulla più. In ogni caso la valutazione attuale della grande struttura in zona porto è di 5 milioni e mezzo di euro. Seppure ci potrà essere un arrotondamento, l’importo è comunque consistente. Già ora, per l’Ospizio Marino, l’investimento complessivo è di circa 12 milioni di euro (8 milioni dai quali si deve detrarre la caparra già versata di 600mila euro), cifra per la quale ci vorranno anni per recuperarla. Tutto dipenderà dall’avvio e dalla promozione relativa alla riapertura. Solo l’arrivo dei pazienti potrà sancire se i calcoli fatti corrisponderanno. Fino al momento della chiusura, parliamo del 2010, c’era costantemente una lista d’attesa, cosa che si spera che avvenga nuovamente. Ecco perché l’idea che sia proprio “Grado Riabilita” ad acquisire anche la Clinica Sant’Eufemia pare evidentemente la più logica. Intanto per l’Ospizio Marino, anche per rispettare quanto stabilito dalla Regione che ha stanziato un milione e mezzo di euro per la sistemazione dell’edificio a fronte dell’assunzione di almeno l’80 per cento del personale che era impiegato al momento della chiusura, proseguono le trattative fra “Grado Riabilita” e le organizzazioni sindacali. Come spiegano Massimo Bevilacqua e Luca Manià, rispettivamente della Cisl Fp e della Fp Cgil, dopo gli incontri e i numerosi contatti con la cooperativa, e dopo l’assemblea con gli ex lavoratori dell’Ospizio Marino, si è giunto a un momento decisivo anche per questa problematica. “Grado Riabilita” sta infatti per inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno a tutti gli ex dipendenti dando loro un mese di tempo per dichiarare la loro disponibilità a essere riassunti. Al momento della chiusura c’erano 67 persone, ma oggi fra pensionati e quanti hanno trovato altro lavoro (sono passati 6 anni) ce ne sono almeno una ventina. Di questi ultimi qualcuno forse rientrerà, ma saranno sicuramente molto pochi. Verosimilmente a trattativa conclusa potrebbero essere 35 o forse 40 gli assunti, poiché nel frattempo qualcun altro potrebbe trovare occupazione o decidere di andare in pensione. Ma lo saranno dopo che le organizzazioni sindacali avranno trattato con la proprietà sulla questione dell’inserimento nelle categorie previste dai contratti delle cooperative sociali che sono diverse da quelle applicate in precedenza all’Ospizio Marino.
@anboemo
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