Resta in carcere l’accoltellatore di via Nordio
Resta in cella al Coroneo il trentenne afgano che sabato scorso, durante una lite, ha accoltellato una ragazza bengalese in uno stabile di via Nordio.
Il gip ieri ha convalidato l’arresto e ha disposto la misura cautelare in carcere a carico dell’uomo. Che, dal canto suo, ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere.
Sul caso ha indagato il pubblico ministero Federica Riolino. Lo straniero è un pregiudicato: deve ora rispondere di tentato omicidio e di lesioni aggravate, visto che nel corso della lite ha ferito anche un altro inquilino della casa.
L’aggressione si è consumata in un appartamento in cui abita una decina di migranti, tra cui anche l’afgano e la giovane bengalese.
La lite tra i due, da quanto si è saputo, è scaturita per futili motivi all’interno della cucina dell’abitazione, condivisa dagli inquilini dell’alloggio.
L’uomo si è scagliato sulla vittima colpendola con più fendenti in diverse parti del corpo. La donna, ferita in modo grave, è stata immediatamente soccorsa e trasportata all’ospedale di Cattinara. Non è in pericolo di vita.
L’aggressore è stato arrestato pochi minuti dopo dagli agenti della Squadra volante intervenuti sul posto. Lo straniero non ha opposto resistenza ai poliziotti, anche perché era già stato immobilizzato dai familiari della bengalese.
Un altro inquilino dell’alloggio, infatti, è stato ferito proprio nel tentativo di fermare la furia violenta dell’afgano. Di qui l’incriminazione per lesioni aggravate contestata all’indagato, che va ad aggiungersi a quella del tentato omicidio.
Stando a quanto è stato possibile ricostruire sull’episodio, l’uomo ha improvvisamente estratto il coltello e ha colpito più volte la donna ferendola alle spalle, all’addome e al torace.
Uno degli inquilini, aiutato dagli altri stranieri che abitano nello stesso appartamento di via Nordio, ha immobilizzato l’accoltellatore.
La donna è stata soccorsa dai sanitari del 118. Dopo le prime cure sul posto è stata trasportata con urgenza al Pronto soccorso dell’ospedale di Cattinara. E poi ricoverata.
Il cittadino afgano, come detto, è un pregiudicato: era uscito dal carcere alla fine dello scorso anno, dopo avere scontato una pena detentiva per violenza sessuale. —
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