Residuati bellici, sequestrato un arsenale a Gorizia

Arrestato un uomo che custodiva in casa ordigni, proietti e cartucce inesplose. Denunciato a piede libero un friulano
Un'auto dei carbinieri
Un'auto dei carbinieri

GORIZIA. I carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Udine hanno messo fine ad una attività clandestina di recupero e scambio di materiale esplosivo risalente al primo conflitto mondiale. Responsabili due persone che, solitamente nei fine settimana, si ritrovavano per organizzare delle escursioni nell’arco alpino regionale alla ricerca di oggetti della più svariata natura, dal reperto paleontologico, ai cimeli della Grande Guerra. Il loro interesse si estendeva anche agli esplosivi.

Ed è così che è stato individuato un piccolo arsenale in un'abitazione di Gorizia dove risiedeva uno dei due. Anche la perquisizione eseguita in un'altra località (ad Arta Terme), dove abitava l'amico, ha consentito ai carabinieri di individuare decine di monete di vario conio e dimensioni risalenti all’epoca romana e medievale.

Il goriziano è stato arrestato per il possesso illegale di ordigni esplosivi, l'udinese denunciato a piede libero.

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