Residenze per anziani: a Trieste maxi-appalto da 45 milioni

Lunedì prossimo la pubblicazione del bando che include i servizi di assistenza e cura, di ristorazione, pulizie, di lavanderia nelle strutture del Comune

Un maxi-appalto da oltre 45 milioni di euro. E che affiderà per cinque anni, dal prossimo primo luglio sino al 30 giugno del 2019, i servizi integrati da garantire nelle strutture residenziali per anziani del Comune di Trieste. Cioè il Centro per l’anziano di via de Marchesetti 8/1 e 8/3 - composto da Casa Bartoli (che ospita persone non autosufficienti), Casa Serena (che accoglie autosufficienti) e dal centro diurno -, e poi la residenza Gregoretti (per non autosufficienti) all’interno del Parco di San Giovanni, Casa Capon (per ospiti autosufficienti) in via Sant’Isidoro 13 a Opicina e infine i minialloggi residenziali, anch’essi a Opicina, nelle vie San Biagio 1, 3 e 5 e Sant’Isidoro 1, 3 e 5.

Determina e bando

A definire contorni e contenuti su cui verterà la gara prossima alla partenza, è stata la determina dirigenziale firmata dal responsabile dell’Area Servizi e politiche sociali del Comune, Mauro Silla. Documento accompagnato dal Capitolato speciale d’appalto, in cui sono esplicitati non solo i servizi richiesti ma anche tutti i riferimenti qualitativi cui il vincitore della gara dovrà attenersi in maniera rigorosa. Il bando uscirà - è stato confermato ieri pomeriggio dal Comune - lunedì prossimo, il 14 aprile. A quel punto, le ditte interessate a partecipare avranno 45 giorni di tempo, sino al 29 maggio, per presentare la documentazione. Il giorno successivo, il 30 maggio, avrà luogo la seduta pubblica di apertura delle buste con l’esame degli atti presentati: una prima verifica dei requisiti sostanziali per poter effettivamente concorrere all’aggiudicazione. Che avverrà, dopo l’analisi da parte della commissione giudicante, nel mese di giugno. Il primo luglio, il via al servizio.

I compiti

Il maxi-appalto - per il quale il Comune ha prenotato nei bilanci dal 2014 al 2019 una spesa complessiva pari a 45.217.991,20 euro Iva inclusa - ingloba i servizi alla persona (assistenza socio-assistenziale e sanitaria, infermieristica, riabilitativa/fisioterapica, e inoltre animazione, portierato, cura della persona), di ristorazione (produzione, confezionamento, conservazione ed erogazione pasti, controllo e supervisione), quelli inerenti le pulizie generali e lo smaltimento di rifiuti speciali, di lavanderia e infine i servizi ausiliari. Questi ultimi contemplano ad esempio la guida degli automezzi di proprietà comunale in dotazione, il trasporto di cose e persone, piccoli interventi urgenti di ordinaria manutenzione e riparazione, e la movimentazione carichi. Dunque, un corposo e unico affidamento, senza suddivisione in lotti: percorso scelto per ragioni - si legge nella determina - di economicità, organizzazione, integrazione delle attività e necessaria continuità nell’assistenza. Per i minialloggi di Opicina, i servizi richiesti saranno solo quelli di pulizia e relativi ai pasti.

Il Comune

Quanto alla definizione degli obiettivi così perseguiti dall’amministrazione municipale, «in linea generale l’indirizzo è quello di procedere a un miglioramento della qualità dei servizi per le persone anziane mantenendo nel contempo i costi inalterati», spiega l’assessore Laura Famulari, titolare nella giunta Cosolini della delega alle Politiche sociali. Il 27 dicembre scorso il Comune aveva provveduto a prorogare dal successivo primo gennaio fino al 30 giugno prossimo l’appalto in essere all’associazione temporanea di imprese composta da Cooperativa sociale Elleuno, Operosa e Cir Food.

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