Residenti, Gorizia continua a “dimagrire”

Ennesimo calo nel corso degli ultimi dodici mesi: oggi i residenti sono 35.361, 171 in meno rispetto a gennaio 2013. La causa? Le nascite in picchiata che non riescono a compensare i troppi decessi
Di Francesco Fain

Gorizia si rimpicciolisce sempre di più. E continua a perdere abitanti. Inesorabilmente.

Anche il bilancio 2013 è all’insegna dei segni “meno”. In dodici mesi si sono «persi per strada» altri 171 residenti: mentre il primo gennaio 2013 risultavano essere iscritte agli uffici anagrafici del Comune 35.532 persone (16.970 maschi e 18.562 femmine), al 31 dicembre, sempre del 2013, il loro numero si è ridimensionato a quota 35.361 (18.989 maschi e 18.372 donne).

Ma rispetto agli anni passati, c’è una differenza sostanziale. Il calo non è determinato dal saldo migratorio (ovvero dalla differenza fra chi ha scelto di mettere su casa a Gorizia e chi, invece, se n’è andato), bensì dal saldo naturale (la differenza fra nati e morti). Il 2013 è stato, infatti, l’annus horribilis per quanto riguarda le nascite: globalmente sono state 257 (140 maschietti e 117 rappresentanti del gentil sesso). Un numero che non è riuscito minimamente a compensare il totale dei decessi che sono stati, nel corso del 2013, 500 tondi tondi: 306 femmine e 194 maschi.

Pertanto, il saldo naturale si è chiuso con un -243 che compromette l’esito del bilancio demografico nella sua interezza. E Gorizia è perfettamente in linea con ciò che accade nel resto d’Italia: il 2013, con una stima tra i 510mila e i 515mila nati, ha segnato il punto più basso di una secolare serie storica. In un Paese che ha toccato il 12,7% di disoccupazione (41,6% per i giovani) e le politiche familiari sono poco generose, gli italiani rimandano se non addirittura rinunciano all’idea di allargare famiglia, le donne diventano madri sempre più tardi e i nuclei familiari si assottigliano. E lo stesso trend si sta verificando pure a Gorizia.

Passiamo al saldo migratorio che si chiude, invece, con un incoraggiante segno “più”. Nel corso del 2013 hanno scelto Gorizia quale propria dimora 1.087 persone (565 maschi e 522 donne): di queste 229 provenivano dall’estero. Coloro che hanno fatto il viaggio inverso (ovvero hanno lasciato Gorizia per trasferirsi in qualche altra città o paese) sono complessivamente 1.015 persone, di cui 97 straniere. Questo sta a significare che il saldo si è chiuso con un positivo +72 e che sono cresciute ulteriormente le presenze straniere. La città, pertanto, sta diventando sempre più multiculturale e multilingue ma anche in questo caso si tratta di un dato perfettamente in linea con il trend sia regionale che nazionale.

Nella lettura attenta dei dati, emerge anche un altro elemento positivo, anche se si tratta di uno sprazzo. La fascia d’età che va da zero a 17 anni si sta ingrossando. Nel 2001 i giovani erano 4.485, oggi sono 4.903. Scorporando il dato, però, fra goriziani doc e d’adozione si nota che i ragazzi solo italiani sono diminuiti dello 0,7% nell’ultimo decennio (da 4.212 a 4.181), mentre adolescenti e bambini di origine straniera sono quasi triplicati, passando da 273 a 722. Pertanto, è grazie agli stranieri se la popolazione (proverbialmente molto anziana) si sta ringiovanendo, seppure con lentezza e gradualità.

Ma la verità è una sola: continua, inesorabile e senza freni, l’emorragia di abitanti. Nel 2001, tanto per fare un esempio, erano iscritte all’Anagrafe del Comune di Gorizia 36.615 persone contro le 35.361 di oggi. Una bella e decisa sforbiciata. E solo citare questi dati è come sparare alla... Croce rossa.

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