Residenti e commercianti di piazza Goldoni: «Sì al comitato, abbiamo paura»
TRIESTE I commercianti e i residenti della zona attorno a piazza Goldoni non sono rimasti sorpresi dagli sviluppi delle indagini relative all’accoltellamento dello scorso sabato. «Ormai – osserva Caterina Munari, che lavora in uno dei negozi che si affacciano sulla piazza – abbiamo capito che non si stratta di ragazzini che fanno esclusivamente i bulletti, ma di poco di buono, in alcuni casi anche con precedenti. Cosa ci fanno qui questi ragazzi allo sbando? Qualcuno è in grado di garantire a noi residenti che, se percorriamo la sera o la notte la Scala dei Giganti, non ci succeda nulla?».
L’iniziativa dell’assemblea pubblica del prossimo 22 ottobre, convocata alle 16.30 nella sede dell’Unione degli Istriani in via Pellico al fine di gettare le basi per la costituzione di un comitato che dia voce a chi subisce la situazione creatasi in quell’area, è accolta favorevolmente da quanti ci abitano o gestiscono delle attività. Intanto, ieri pomeriggio, agenti della Questura hanno effettuato altri controlli in zona.
«Dovrebbero togliere quelle panchine sulla piazza dove, dopo una certa ora, dorme gente strafatta: serve più controllo, abbiamo bisogno di maggior sicurezza anche per i nostri clienti», osserva Manuel Glisic del Twins Bar. «Sono qua da trent’anni e, purtroppo, dopo l’apertura di certi locali e della sala slot la situazione è degenerata, la zona non è più quella di un tempo», conferma Enrico Scatigna del caffè Goldoni. «La sala slot non dà più problemi, ad attrarre molti giovani e certe frequentazioni è il McDonald’s», afferma Riccardo Bisiacchi di Segway in via delle Zudecche. Per i residenti, serve proprio un comitato che dia voce a tanto disagio: «Ho paura a rientrare da teatro – ammette Annalisa Poletti, residente di corso Saba –, Scala dei Giganti è impraticabile, serve la presenza delle forze dell’ordine per “ripulire” questa zona».
In via Silvio Pellico, sotto Scala dei Giganti, c’è anche la sede di Spazio Uau. La titolare, nonché ideatrice del progetto Parole O_Stili, è Rosy Russo: si dichiara preoccupata «dall’emergenza sociale che affiora osservando i giovani che gravitano in quel punto. Li vedo camminare sui passamano, sui cornicioni delle scalinate, saltare dall’uno all’altro: c’è un disagio evidente, un senso di solitudine attorno a loro». Le preoccupazioni di residenti, esercenti e negozianti saranno appunto al centro, martedì, dell’assemblea organizzata ad hoc. —
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