Rescigno è il re dei like in Comune, Marini e De Gioia tra i fuori gara
TRIESTE Qualcuno lo ha già definito il re dei “mi piace”, anche se è lui stesso, per primo, ad assegnare un significato relativo a una classifica che, sottolinea il diretto interessato, «si basa sulla vacuità dell’etere e non sulla concretezza dei risultati, l’unica che conta realmente». La soddisfazione però rimane, perché Facebook è pur sempre una piattaforma molto seguita, entrata di prepotenza nella vita di tutti, sulla quale sono in pochi ormai a non gettare uno sguardo, magari distratto, almeno una volta al giorno. Lui è Vincenzo Rescigno, capogruppo della lista civica di maggioranza “Dipiazza per Trieste” e capolista per distacco, con 7.036 “mi piace”, della classifica 2019 che ha messo in fila i consiglieri e gli assessori del Comune di Trieste n base agli apprezzamenti ottenuti per l’appunto su Facebook, sui post pubblicati da ciascuno in relazione alle attività svolte. Un risultato più che lusinghiero, soprattutto se si considera che il secondo classificato, il collega di partito Francesco Panteca, di “mi piace” ne ha ottenuti 3.099, cioè molto meno della metà.
«Pur essendo contento – insiste Rescigno – ribadisco che l’obiettivo, per un consigliere comunale, è rappresentato dalla capacità di ottenere risultati che vadano a vantaggio della popolazione e della città. Contano la concretezza, la realtà delle opere, l’impegno su base quotidiana per Trieste e i triestini». Rescigno interpreta comunque positivamente questa graduatoria, compilata - per la cronaca - dalla segreteria della stessa Lista Dipiazza sulla base di puntuali riscontri effettuati su Facebook: «È pur sempre un attestato di riconoscimento dell’attività svolta». Dopo Panteca, secondo, terzo è Roberto Cason, pure della Lista Dipiazza, con 2.737 “mi piace”.
Scorrendo la classifica non mancano le curiosità. Basti pensare che il primo posto fra i consiglieri d’opposizione è di Maria Teresa Bassa Poropat, che ha ottenuto 1.273 “mi piace” e che dichiara di «detestare il meccanismo dei social applicati alla politica. Governare come fare opposizione – sottolinea – è una cosa seria, che va fatta spiegando, discutendo, analizzando. Forse sono la rappresentante di un modo di fare politica oggi non più molto apprezzato – prosegue – ma io sono contraria alla politica fatta a forza di slogan sparati su Twitter. Credo che questa mia presenza in classifica – sottolinea l’ex presidente della Provincia – sia da consegnare direttamente a chi si occupa di psico-sociologia, per capirne ragioni e logiche».
Anche Fabiana Martini, capogruppo del Pd, pur avendo ottenuto 1.090 “mi piace”, è scettica. «La gente bisogna incontrarla per parlare e discutere», sostiene: «È sotto gli occhi di tutti il punto verso il quale ci sta portando questa modalità di fare politica basata sui social. Io stessa non pubblico tutto ciò che faccio – aggiunge Martini – anzi. È pur vero, però, che l’attenzione al fenomeno Facebook deve esserci, anche da parte nostra».
Una drastica scelta di rifiuto dello strumento Facebook accomuna invece il forzista Bruno Marini e il camaleontico Roberto De Gioia, ora in Progetto Fvg. «I social li considero in gran parte una stupidaggine», afferma il primo: «Non ci credo e non li uso. Eventualmente opterei per Twitter, magari per mettermi in collegamento con papa Francesco». Per De Gioia invece il problema è il tempo: «Preferisco occuparmi della vita reale. Non ho tempo, una volta arrivato a casa alla sera, di dedicarmi a quello che poi diventa un vortice che ti inghiotte, cioè Facebook».—
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