Resa dei conti in casa Ttp D’Agostino verso la guida

Stamane l’assemblea della società da cui uscirà il nome del nuovo presidente Il commissario dell’Authority pronto ad autonominarsi. Napp resta come ad
Foto Bruni 27.04.15 Consiglio comunale:ospite Zeno D'Agostino
Foto Bruni 27.04.15 Consiglio comunale:ospite Zeno D'Agostino

È il giorno del cambio di rotta. O almeno quello del primo passo verso l’inversione di un trend sin qui alquanto deludente, numeri del Progetto industriale (non rispettati) alla mano. Questo, almeno, è ciò che sperano per Ttp sia la Regione, espressasi per voce della governatrice Debora Serracchiani nei giorni scorsi in maniera inequivocabile, sia il Comune con il sindaco Roberto Cosolini. La palla, però, è tutta nelle mani del commissario dell’Autorità portuale Zeno D’Agostino, chiamato oggi a indicare il nuovo timoniere di Trieste terminal passeggeri dopo le infuocate dimissioni di Pier Giorgio Luccarini, in aperto scontro con la gestione dell’amministratore delegato Franco Napp. Le voci circolate alla vigilia dicono che D’Agostino nominerà se stesso.

L’assemblea

L’appuntamento è fissato alle 11 in Stazione marittima: l’assemblea dei soci dovrà pronunciarsi sul futuro di Ttp. Innanzitutto decidendo a chi affidarne il comando. La nomina del presidente spetta al socio pubblico, l’Authority, che detiene il 40% delle quote. L’indicazione sull’ad al privato, ovvero a Tami, la società che detiene il 60% ed è composta da Unicredit, Costa Crociere, Assicurazioni Generali e Giuliana Bunkeraggi: si mormora di una probabile conferma per Napp.

Le indiscrezioni

I rumors delle ultime ore danno sostanzialmente per certa la soluzione D’Agostino presidente. Una scelta motivata dalla volontà dell’Apt di dare un segnale molto chiaro di attenzione, indicando direttamente la strada del rilancio a Ttp e all’attività della stessa. Un’attività che non ha centrato alcun obiettivo di quelli prefissati, chiudendo il 2014 a 45mila passeggeri registrati nelle crociere quando il target legato alle navi bianche era stato indicato in 180mila. A ciò si sommano, fra le altre cose, un bilancio in rosso per 160mila euro e il paradosso dei parcheggi: al momento è proprio la gestione degli stalli a pagamento sulle Rive, infatti, il principale driver degli affari di Ttp. Tanto che Luccarini aveva ironicamente ribattezzato la società pochi giorni fa, annunciando le dimissioni dalla presidenza, «Trieste terminal parcheggi». Non proprio un complimento per una realtà nata principalmente per coltivare il business delle crociere.

La convergenza

L’opzione D’Agostino presidente di Ttp sarebbe particolarmente gradita da Comune e Regione. Serracchiani, domenica scorsa, non ci aveva girato troppo attorno auspicando che «nel futuro l’Autorità portuale possa assumere un ruolo d’indirizzo verso Ttp, tale da rifocalizzare la società nella sua mission, con maggiore efficienza». E ieri il sindaco Roberto Cosolini è stato altrettanto chiaro: «Non voglio entrare in vicende interne alla società, saranno i soci a prendere le loro decisioni. Tuttavia viene fuori una situazione che sicuramente necessita di essere migliorata visti i risultati non brillanti. Spetta ai privati - prosegue il primo cittadino - rilanciare progetto e piano industriale, spetta invece al socio pubblico esercitare una funzione più diretta di garanzia per i risultati che la società è chiamata a raggiungere. Su questo mi sono confrontato con D’Agostino».

La questione Napp

E mentre Zeno D’Agostino ieri non ha voluto rilasciare dichiarazioni su Ttp, annunciando tramite il proprio ufficio stampa che nel post assemblea di oggi sarà invece pronto a commentare le decisioni assunte, ecco arrivare un’altra indiscrezione. In questo caso riguardante l’amministratore delegato di Trieste terminal passeggeri: sembra infatti che Tami questa mattina confermerà la fiducia per un anno ancora a Franco Napp. Gli attacchi di Luccarini e le critiche del mondo politico, dunque, non l’hanno fatto cadere di sella.

Altri argomenti sul tavolo

Chissà poi se i soci oggi affronteranno anche il tema di quel 40% ancora in mano appunto alla Torre del Lloyd. Una sostanziosa fetta della torta complessiva di Ttp che la precedente gestione di via von Bruck, targata Marina Monassi, aveva deciso di vendere ai privati: recentemente D’Agostino ha però frenato in maniera assai decisa. «Nel caso di Ttp - aveva detto - non c’è alcuna legge che obblighi a privatizzarla». La procedura è infatti stata subito congelata.

Un ulteriore punto sul quale il commissario dell’Apt dovrà esprimersi è la nomina del consigliere che andrà a prendere il posto di Federico Taucer, manager dalla To Delta, a sua volta dimessosi dalla carica poco più di una settimana fa. Gli altri componenti del cda, rimasti al loro posto, sono Claudio Aldo Rigo che rappresenta Unicredit e Beniamino Maltese in rappresentanza di Costa crociere.

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