Renzi sul chi va là: "Per il Conte - ter serve un accordo blindato su tutto"

Renzi alza la posta con gli alleati nella maggioranza. Zingaretti: «No a crisi dagli sviluppi imprevedibili»

ROMA Ora che spunta un possibile accordo per un nuovo governo, sempre a guida Conte, Matteo Renzi si fa più diffidente che mai. «Occhio ragazzi, se si fa, deve essere un superaccordo su tutto e va scritto sulla pietra», dice l’ex premier ai suoi ambasciatori. Che riportano le volontà del leader al tavolo della diplomazia: se “Conte ter” ha da essere, allora si tratta sulle virgole, da un nuovo contratto di governo, nero su bianco, fino a tutte le caselle del neo-esecutivo, che Renzi non accetterà se non sarà «di altissimo livello», come ha già fatto sapere. Tanto che rilancia come monito l’ipotesi a lui ben più gradita di un governo Draghi, «un uomo straordinario». Ma nulla è scontato ancora, «se le cose non funzionano, andare a fare opposizione e la conta in Senato non ci turba affatto», garantisce il presidente di Iv, Ettore Rosato.

Premier M5S e vice del Pd

L’ex premier pone poi sopra tutte una condizione, sposata (molto dietro le quinte) anche dal Pd: ovvero che il nuovo governo abbia un solo vicepremier, (nella persona di Dario Franceschini) e non due, perché Conte deve figurare come premier in quota M5s, non come indipendente. Condizione gradita al Pd, come conferma un membro della segreteria, con la sola controindicazione che non ci sarebbe una parità di genere ai vertici di governo.

La diffidenza regna sovrana

Ma se la sfiducia è la cifra di questa crisi, a non fidarsi è pure Nicola Zingaretti, fagocitato per due ore dai membri della segreteria, che hanno il dente avvelenato con Renzi. «Come fai a fidarti di uno che fa mille giravolte? Che ne sai che all’ultimo non faccia saltare il banco?», sono le domande ricorrenti in uno scmabio di vedute dai toni angosciati. Tutti osteggiano «questo vizio che ha Renzi di parlare per il Pd, come se fosse il nostro interpete», è il refrain che vibra nella videocall. Il timore che crolli tutto fa alzare i toni a Zingaretti contro una crisi al buio. «Sì al rilancio dell’azione di governo, che noi abbiamo chiesto da mesi, ma no a sviluppi imprevedibili. Niente crisi destabilizzanti», è lo stop lanciato a Renzi. Tradotto, Conte si muova e Renzi non ponga diktat. «Siamo convinti che affrontare con efficienza la pandemia, aprire una stagione di investimenti sia doveroso, senza rotture all'interno della maggioranza», dice il leader Pd. Ma il crinale verso cui si procede è noto a tutti anche tra i dem, dove la previsione è che entro 48 ore si possa chiudere un accordo sul nuovo governo e che il cdm del 7 gennaio sul Recovery sarà dirimente.

Le poste in palio per ognuno

Del resto, molte delle richieste di Pd e Iv si sovrappongono. Più risorse sulla cultura, infrastrutture, giovani, usare almeno 12 dei 36 miliardi del Mes per la sanità e una parte degli 88 miliardi del recovery - destinati a copertura del debito - per fare nuovi investimenti, cessione della delega si servizi da parte del premier. Insomma, alla fine se si arriverà ad un compromesso, ognuno avraà tratto il suo tornaconto. Il premier rimarrà al suo posto, Renzi potrà vantare di aver dato le carte e imposto un cambio di governo con una nuova agenda, i 5stelle avranno salvato il loro premier e il Pd avrà avuto un nuovo patto di legisltura. Ma Renzi stesso è consapevole della difficoltà di un esito indolore. Della difficoltà di trovare intese sulla giustizia o sull’idea di fondo di sviluppo economico.

«Finora non ho avuto nulla»

«Ma finora il governo non ci ha risposto, non ho ottenuto nulla», tiene dunque alta la tensione Renzi in serata su Rete 4. Ben sapendo che la nuova bozza sul Recovery è una riscrittura integrale fatta per accontentarlo. «Se Conte ha i numeri per governare senza di noi, evviva». incalza il premier, sapendo che “l’operazione responsabili” è fallita. In attesa di chiudere l’intesa però garantisce «non farò il ministro: immaginate se dopo tutto sto casino mi metto d’accordo con Conte. Ma bisogna dare una scossa al governo che non ha certo i ministri migliori del mondo come dice lui». —

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo