"Renzi a Porzus l'8 febbraio per rendere onore agli osovani"

L'annuncio del presidente dell'Anpi di Pordenone: "Il premier si è detto disponibile per il settantesimo anniversario dell'eccidio" perpetrato dai combattenti rossi di un Gap garibaldino: vennero uccisi 17 "fazzoletti verdi"
Malga Porzus, teatro della strage garibaldina
Malga Porzus, teatro della strage garibaldina

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi «ha dato la sua disponibilità a essere presente l' 8 febbraio a Porzus nel settantesimo anniversario della strage perpetrata da un gap garibaldino contro un distaccamento osovano che causò la morte di 17 "fazzoletti verdi"». Lo ha annunciato il presidente dell'Anpi Pordenone Giuseppe Mariuz.

Per Mariuz «è sicuramente giusto e doveroso che su quelle vicende esecrabili, che videro partigiani uccidere altri partigiani in un contesto di rivendicazioni territoriali e di scontro ideologico, si mantenga viva la memoria. Allo stesso tempo però, questo non può inficiare il valore unitario della Resistenza, che in questa regione registrò una lotta dura e lunga contro la barbarie nazifascista a prezzo di devastazioni, sangue e sacrifici, tanto che le città di Udine e Pordenone con i rispettivi territori provinciali sono decorate di medaglia d'oro al valor militare».

Sempre l'8 febbraio l'Anpi Udine e Pordenone e il Comune di Udine commemoreranno il settantesimo  anniversario della fucilazione di 23 ostaggi partigiani, sia garibaldini che osovani, prelevati dalle carceri di Udine come rappresaglia per l'azione compiuta dal gruppo di "Romano il Mancino", che il 7 febbraio 1945 aveva portato alla liberazione di 73 partigiani, più due sacerdoti e tre militari alleati. «Il presidente Renzi potrebbe pertanto dimostrare nella sua visita dell'8 febbraio  che intende onorare la Resistenza non solo a Porzus, ma partecipando al cimitero di Udine alla commemorazione de i partigiani vittime della ferocia nazista e dal criminale servilismo fascista», conclude Mariuz.

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