Regolamento dehors Il Comune frena e trova consensi
Polemiche, anteprime più o meno corrette, illazioni. Alla fine, però, la Giunta comunale ha approvato la proposta di delibera consigliare con cui si provvede alla revisione del Regolamento Dehors. Fuori dal burocratese, gli esercenti sapranno come comportarsi con i lo spazi esterni e con la configurazione stessa dei loro locali.
La delibera verrà quindi inoltrata alle Circoscrizioni e, dopo essere stata discussa, approderà in Consiglio comunale per vedere l'approvazione entro marzo.
Ricordiamo brevemente il pregresso. Dopo l'adozione da parte del Comune del “Regolamento per l'occupazione di suolo pubblico mediante dehors”, la Regione Atonoma Friuli-Venezia Giulia e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali hanno sottoscritto un protocollo d'Intesa volto a semplificare alcuni procedimenti autorizzativi di occupazione di suolo pubblico, demandando ad un successivo accordo la disciplina delle modalità di dettaglio.
A seguire, la direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici, unitamente alla Regione Fvg, ha voluto costituire un gruppo di lavoro coinvolgendo alcuni Comuni (tra i quali quello di Trieste) per individuare le tipologie di occupazioni temporanee di suolo pubblico, mediante installazioni a carattere provvisorio o mediante dehors, per le quali non si rende necessaria la previa autorizzazione monumentale.
Il gruppo di lavoro – al quale hanno partecipato anche i tecnici del Comune di Trieste - ha quindi elaborato una bozza di accordo attuativo, che è stato poi sottoscritto, con alcune modifiche, da Regione e Ministero dei Beni e delle Attività Culturali il 9 dicembre scorso..
Quali dehors, dunque?Tra le novità più significative vi sarà la possibilità di occupare suolo pubblico anche mediante la collocazione di elementi verticali, quali fioriere e pannelli trasparenti fino a 1,40 m di altezza, e di pedane qualora siano atte a risolvere problemi di accessibilità e fruibilità. Sarà anche ammessa la collocazione di divanetti.
Questi interventi non dovranno più passare né per la Commissione comunale del paesaggio e della qualità urbana, né per la Soprintendenza.
Nonostante le difficoltà, 460 esercizi sono riusciti a mantenere le proprie attività all'aperto. «L’accordo - spiega l’assessore Marchigiani - permette nei fatti di uscire dal vincolo di autorizzazione monumentale».
Di più: l’assessore si è incontrato con tutte le categorie per capire le problematicità. «Abbiamo rivisto - spiega - altri problemi: la questione di valutare la distanza dei dehors e il loro spazio da lasciare in corrispodenza porte d’acceso».
Non è finita: per quanto riguarda gli elementi e la tipologia dei dehors nel centro cittadino prevale una colorazione a base di »colore scuro, nelle tonalità del grigio e del marrone».
Burocrazia ridotta all’osso, infine. «Quanti , a parità di durata e metratura - dice la Marchigiani - vorranno aggiornare il progetto della concessione in base alle nuove norme, potranno prenotare un appuntamento sul sito dehors.online.trieste.it per sostituire o modificare l'allegato tecnico».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo