Regione: sì ambientale al park sotto la Marittima
Posteggio in via Pietà: pericolo radiazioni per la struttura che confina con il Centro tumori
Il progetto del park «Le Rive-Stazione Marittima» - da realizzare sotto piazzale Marinai d’Italia, davanti al molo Bersaglieri - incassa la compatibilità ambientale. Dopo il parere favorevole espresso dalla commissione di Valutazione d’impatto ambientale (Via), infatti, nella seduta di ieri la giunta regionale, dopo l’illustrazione ai colleghi dell’assessore all’Ambiente Vanni Lenna, si è espressa favorevolmente alla costruzione di una struttura interrata su quattro livelli con 491 posti auto di cui 16 destinati ai disabili.
LE PRESCRIZIONI. È un progetto che nell’ottobre del 2007 aveva ricevuto il via libera dal Consiglio comunale, dopo una seduta finita dopo mezzanotte, con una serie di prescrizioni sul problema dell’acqua marina. Bisognerà garantire la difesa della struttura da possibili allagamenti. A vigilare sul cantiere, della durata di circa due anni, sarà una commissione di sorveglianza composta da Comune, Autorità portuale e Genio civile. Dalla Soprintendenza non sono invece arrivate osservazioni particolari. Il segno che il cantiere è destinato a partire.
I NUMERI. L’area insiste in ambito demaniale marittimo e comunale con una superficie in pianta di 70 metri per 50. Lo scavo di 16 metri ospiterà una rampa circolare e altre due laterali di entrata. Le uniche costruzioni in superficie saranno le torrette degli ascensori, con la copertura del park adibita ad area verde dove saranno posizionate le griglie di areazione e sarà di nuovo sistemata la statua di Nazario Sauro. Realizzato dalla Saba Italia spa avrà un costo di 18 milioni di euro. «È una struttura che permette di proseguire l’opera iniziata con il Piano parcheggi, propedeutico all’attuazione del Piano del traffico», dice Piero Camber capogruppo di Fi in Consiglio comunale.
IL MAGGIORE. Il parcheggio davanti alla Stazione Marittima non è l’unico progetto che la Saba Italia, assieme ai costruttori, si appresta a realizzare. Il prossimo obiettivo della spa che in città gestisce quattro strutture - Silos, San Giacomo, Il Giulia e Foro Ulpiano - è il park Maggiore che sorgerà nel perimetro fra le vie Pietà, D’Azeglio e Vasari. Proprio in questi giorni sono state completate le demolizioni della vecchia biblioteca di Medicina, mentre alla fine di agosto inizierà la costruzione dell’edificio capace di contenere 612 posti auto.
LE RADIAZIONI. Aspettando i tempi della burocrazia, però, la Cividin costruzione si è trovata di fronte a una complicazione di non poco conto. L’area in questione, di proprietà dell’Azienda ospedaliera, confina con il Centro tumori. Il rischio radiogeno è una realtà con cui fare i conti. A stabilirlo precise limitazioni con divieto di accesso in alcune zone oppure in precisi orari. Non a caso il cantiere è dotato di contatore geiger per misurare le radiazioni.
I TEMPI. È un problema che inevitabilmente comporterà un ritardo sulla tabella di marcia del progetto firmato Riccesi, fissata in 20 mesi, che nell’attesa del permesso di costruire vede la Cividin impegnata in alcuni sondaggi del terreno. Anche questi con le prescrizioni del caso per tutte le persone impegnate nel cantiere. «In alcune zone la presenza delle persone - spiega l’ingegner Giaquinto della Cividin - è assolutamente preclusa fino a quando le macchine del centro di medicina nucleare determinano rischi. Limitazioni comunicate con un po’ di ritardo che ci costringono a rivedere i tempi».
LE ALTERNATIVE. L’impresa aveva pensato, proprio per rispettare la tabella di marcia, di lavorare anche di notte. Una soluzione per il momento scartata a causa del rumore prodotto, in una zona residenziale e con l’ospedale Maggiore a due passi. «Le macchine del Centro tumori vengono spente verso le 14.30, un problema che in realtà si presenterà - dice Giaquinto - fino al raggiungimento di un certo numero di solai in calcestruzzo pieno. Lo spessore di due o tre solai cancella il pericolo».
LA STRUTTURA. È quanto garantisce la Cividin, stando alla relazione della responsabile del rischio radiogeno, anche per i futuri fruitori del parcheggio. Una struttura solo a rotazione, a parte i 35 riservati all’Azienda ospedaliera, senza garage e posti auto in vendita. La gestione della Saba Italia durerà fino al 2045, con un riconoscimento all’Azienda ospedaliera solo nel caso le entrate annuali supereranno il milione di euro.
LE TARIFFE. Il costo all’ora sarà di 1,5 euro, con tariffe di 6 e 4 euro per l’intera giornata o solo la notte. «Tariffe impopolari» secondo la quinta circoscrizione, che all’inizio proprio per questo motivo aveva dato all’inizio parere negativo. Ed è decisa a chiedere, spiega il presidente Pahor e il coordinatore all’Urbanistica Battaglia, una convenzione per i residenti in una zona decisamente avara di parcheggi.
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