Regione, scatta la “dieta” per i quadri di Palazzo

Avviato il ridimensionamento delle posizioni organizzative. Tagliato il 18% delle spese per stipendi e indennità
Il palazzo della Regione in piazza Unità
Il palazzo della Regione in piazza Unità

TRIESTE. La rivoluzione annunciata a inizio legislatura da Paolo Panontin si è concretizzata. Le posizioni organizzative, le cosiddette Po, sono diminuite (da 165 a 147, un taglio di 18 unità in poco più un anno) e costano meno (da 1.619.265 euro a 1.327.789,5): il risparmio complessivo è di circa 290mila euro, pari al 18%.

L’aggiornamento sull’esistente compare in una delibera di giunta che, a seguito di una norma approvata in assestamento di bilancio, istituisce una nuova Po al Servizio lavori pubblici della direzione centrale Infrastrutture, denominata “Opere strategiche regionali: coordinamento e gestione dell’intervento di recupero e valorizzazione del compendio castellano di Colloredo di Monte Albano”. Uno dei tanti incarichi assegnati in Regione dall’approvazione del contratto collettivo regionale di lavoro del personale del comparto unico, area non dirigenti quadriennio economico 2002-2005.

Sulla base di quel documento, si possono istituire posizioni di lavoro che richiedono, con assunzione diretta di responsabilità e conseguente “bonus” (attualmente si viaggia tra i 7 e i 12mila euro lordi annui), lo svolgimento da parte di personale collocato in categoria D di funzioni di direzione di unità organizzative di particolare complessità caratterizzate da elevato grado di autonomia gestionale.

La Regione cala la scure sui 162 “incaricati speciali”

Introdotte come soluzione temporanea, anziché trasformarsi, com’era nelle intenzioni iniziali, in mansioni da vicedirigenti, le posizioni organizzative sono diventate di fatto uno strumento fisso. E, nel tempo, si sono moltiplicate. Erano 156 a inizio 2012 (valore complessivo di 1,54 milioni di euro), sono salite a 158 qualche mese dopo quando l’assessore Andrea Garlatti, prima di passare la mano, le prorogò, e hanno superato quota 160 all’inizio di questa legislatura.

Nell’aprile 2014 se ne contavano 165 per una spesa di oltre 1,6 milioni, soldi aggiuntivi alle indennità di Palazzo. «Troppe» e «troppo costose» diceva Panontin già nei primi mesi da assessore alla Funzione pubblica. Nel settembre 2013 l’assessore sembrò sul punto di avviare la mega-dieta. Programmò la rivoluzione già per fine anno come conseguenza della reintroduzione nella “macchina” regionale del direttore generale, il coordinatore delle direzioni centrali, una figura di collegamento tra la politica e la burocrazia.

In una delibera di fine estate di due anni fa, “Articolazione e declaratoria delle funzioni delle strutture organizzative direzionali della presidenza della Regione, delle direzioni centrali e degli enti regionali”, si dispose che, alle dirette dipendenze del dg avrebbero operato il servizio programmazione, pianificazione strategica, controllo di gestione e statistica e il servizio audit, con sede a Gorizia e attenzione rivolta all’utilizzo dei fondi comunitari. Agenda che si è poi concretizzata con Roberto Finardi al posto di comando nel ruolo di dg.

La mappa odierna consente un confronto decisamente al risparmio. Proprio in direzione generale, sempre guardando alla fotografia dell’aprile dell’anno scorso e a quella di luglio 2015, si realizza il contenimento più consistente: si passa da 9 a 4 Po e da 87mila a 43mila euro di compensi, di fatto un dimezzamento. Risparmi molto consistenti, superiori al 40%, anche alla direzione Finanze (da 173mila a 97mila), alla Funzione pubblica (da 154mila a 82mila) e al segretariato generale (da 125mila a 74mila).

Ma si scende praticamente ovunque: alla direzione Lavoro (da 138mila a 114mila), alla Cultura (da90mila a 72mila), alle Attività produttive (da 247mila a 241mila), alle Infrastrutture (da 200mila a 178mila), alla Salute e Protezione sociale (da 63mila a 54mila).

A usufruire delle Po sono infatti quasi tutte le direzioni: dalle Attività produttive (28) alle Infrastrutture (19), dalle Finanze (11) alla Funzione pubblica (10). Ma gli incarichi speciali si trovano anche nel segretariato generale (8), nell’Avvocatura (5), nella Protezione civile (5), nell’Ersa (3), nell’Ente tutela pesca (1) e in un paio di servizi.

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