Regione, parte l’operazione “dentista gratuito”

Stabilite cure a costo zero per i cittadini con Isee sotto i 6mila euro e maxisconti per quelli sotto i 15mila
La Regione ha varato la “prima fase” dell’operazione che assicura l’accesso alle cure dentarie a tutti i cittadini
La Regione ha varato la “prima fase” dell’operazione che assicura l’accesso alle cure dentarie a tutti i cittadini

TRIESTE. Cure dentarie gratuite per i cittadini con Isee sotto i 6mila euro, gli stessi che percepiscono il reddito integrato ovvero, in presenza di gravi patologie, con Isee fino a 25mila euro. Cure scontate per i cittadini con Isee sino a 15mila euro. Misure di prevenzione a costo zero in età prescolare e con il solo ticket tra i 7 e i 14 anni.

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Un dentista al lavoro

La Regione mette un primo tassello all’operazione di odontoiatria sociale. Il programma Fvg vedrà la luce entro l’estate ma sin d’ora, secondo il dettato del decreto ministeriale del 9 dicembre in tema di appropriatezza prescrittiva delle prestazioni di assistenza ambulatoriale, la Regione si farà carico di alcuni interventi, attingendo al milione di euro finalizzato all’odontoiatria nel 2016.

Il decreto Si tratta del cosiddetto “Decreto appropriatezza”, è in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 20 gennaio e individua 203 prestazioni (odontoiatria, genetica, radiologia diagnostica, esami di laboratorio, dermatologia allergologica, medicina nucleare) che il cittadino è chiamato a pagare per intero, con costo ridotto al ticket solo in presenza di prescrizione medica. Una prescrizione non fittizia: i medici che sbagliano subiranno un taglio allo stipendio.

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Un medico intento a scrivere una prescrizione

La delibera La spending review è però compensata da un’attenzione ai casi di vulnerabilità sanitaria e sociale la cui determinazione è demandata alle Regioni. Di qui la delibera di giunta approvata ieri, su proposta di Maria Sandra Telesca, che fissa i paletti sotto i quali è possibili vedersi riconoscere un sostegno in caso di necessità di ricorso al dentista pubblico.

Le patologie gravi Le prestazioni odontoiatriche, escluse le protesi (che saranno appunto oggetto del prossimo programma regionale di settore), saranno a carico del Ssr per le persone con Isee non superiore a 25mila euro e in attesa di trapianto, post-trapianto, stato di immunodeficienza grave, cardiopatie congenite cianogene, trattamento con radioterapia del capo o con chemioterapia, rischio di osteo-necrosi dei mascellari, gravi patologie dell’emo-coagulazione, disabilità neuro-psichiatriche gravi, tossicodipendenza in trattamento sostitutivo, malattia mentale seguita da almeno tre anni dai Ssm, malformazioni congenite dell’apparato stomatognatico, con postumi di gravi traumi cranio-facciali e interventi demolitivi del distretto oro-facciale.

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Una paziente si sottopone alle cure del dentista

La vulnerabilità sociale Sempre a carico del Ssr saranno anche le prestazioni per i residenti con Isee inferiore a 6mila euro. Mentre sono previsti sconti del 75% del valore della prestazione in caso di Isee da 6.001 a 10mila euro e del 50% per i redditi compresi tra i 10.001 e i 15mila euro.

Gli under 14 Ancora nel rispetto del decreto, la Regione punta sulla prevenzione a favore della popolazione in età evolutiva: monitoraggio e trattamento delle carie, estrazioni, chirurgia parodontale, ablazione del tartaro, trattamenti ortodontici. Le prestazioni saranno interamente a carico del Ssr per i bambini fino ai 6 anni, mentre sarà applicato il ticket per la fascia di età tra 7 e 14 anni.

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L’azione regionale Di fatto, spiega Telesca, è l’anticipo del programma regionale che, a partire dall’estate, vedrà dentisti pubblici al lavoro in pronto soccorso e protesi gratis per gli over 65 con Isee inferiore ai 15mila euro. Un anticipo «necessario - prosegue l’assessore alla Sanità - perché, stabilendo i criteri di fragilità sociale e sanitaria, il provvedimento mira a fare chiarezza sull’aspetto odontoiatrico del “Decreto appropriatezza” che ha creato alcune difficoltà e che è stato contestato in parte dalle Regioni».

Anche dal Friuli Venezia Giulia: «La nostra richiesta è che venga modificato per rendere più agevole il sistema delle prescrizioni che devono sì essere appropriate, ma senza mettere in difficoltà i professionisti, in particolare i medici di famiglia».

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