Regione: l’assalto a Palazzo dei “camaleonti”
TRIESTE. Giureranno che è questione di idee e non di poltrone. Fino alla prossima bandiera perché, quando si avvicinano le elezioni, mai dire mai. Le liste regionali si riempiono di nomi nuovi che sono in realtà sempre gli stessi, nessun caso di omonimia. Alessandra Battellino, che sta con Renzo Tondo, è la stessa che sostenne Riccardo Illy dieci anni fa. E Daniele Franz, capolista a Udine per Un’Altra Regione, lista ferocemente nemica del Pdl, è proprio quel Daniele Franz che conquistò il Parlamento due volte con An. Per non parlare di mastelliani che diventano leghisti, di leghisti che si trasformano in Cittadini, fino al re dei cambi di casacca, Emiliano Edera: l’ultima tappa con Debora Serracchiani.
È il calciomercato della politica. Il «Che fai mi cacci?» dei peones messi alla porta ma che non si ritirano, bussano da un’altra parte, trovano qualcuno che apre e un posto in lista. Nel nome delle idee, garantiscono. L’elenco è lungo, anche stavolta. Un mix di nomi più o meno noti, di salti della quaglia più o meno arditi. Quelli di Battellino non sono da poco: dal listone Illy con Idv al partito delle Donne, dal Pdl (regionali 2008, non eletta) al ritiro dalla politica, fino alla candidatura da capolista in tre circoscrizioni per i Pensionati. E per Tondo. Mica l’unica, Battellino. Si diceva di Edera. Nel 2006 si candida nella lista Primo Rovis “Autonomia Giustizia” alle comunali, porta a casa 207 preferenze ma viene ripescato solo dopo le dimissioni di Ettore Rosato, il candidato sindaco sconfitto da Roberto Dipiazza. Nel 2011 Edera ci riprova. Stavolta nell’Idv (456 voti), dopo aver testato varie altre possibilità. Eletto, nominato pure assessore, ma poi arrivano le dimissioni e, adesso, altra corsa e altro partito: Edera, sollevando le proteste di Stefano Alunni Barbarossa, è tra i Cittadini per Serracchiani. Cittadini per i quali corrono a Trieste anche il sindacalista Cisal Roberto Crucil e il medico Giulio Bonivento. Nulla di strano se non che è lo stesso nome che compare nelle liste comunali del Pdl del 2011, non proprio il secolo scorso. Si vinca o si perda, soprattutto si perda, si cambia colore. Pierpaolo Gregori (numero 7 della lista Pdl di Trieste) abbracciava l’Udeur di Mastella nel 2006 (40 voti, non bastarono) e sosteneva Rosato. E pure l’ex lista per Trieste Manlio Giona, casacca padana alle regionali 2013, ha un passato mastelliano (sempre comunali 2006, i voti 139) e prima ancora, era il 2001, fu assessore in pectore della giunta provinciale di centrosinistra (mai nata, Scoccimarro batté Rosato).
Curioso anche vedere Luisa Polli, ex segretaria di Paolo Ciani assessore del primo governo Tondo, nominata da An pure all’Ezit, nella lista della Lega. E che strani i travasi tra partiti e civiche. Nella nutrita schiera friulana del Carroccio ecco Roberto Zorzenon che nel 2012 era esponente “civico” della lista Le Fontane alle comunali di Cervignano. Cittadina della Bassa dove si doveva sostituire il sindaco uscente Pietro Paviotti, iscritto Pd che però si infila oggi nella civica per Serracchiani. Mentre nella civica per Tondo (che a Trieste, di fatto, schiera il blocco Dipiazza) spuntano Giorgio Ret, già Forza Italia e Pdl, Valeria Grillo, autonomista eletta alle provinciali di Udine 2006 con il Movimento Friuli, Luciano Gallerini, ex assessore della giunta Cecotti, Valter Santarossa, ex assessore regionale ma dell’Udc. E che dire poi di Enio Agnola, che era dipietrista e diventa democratico. O, sempre in casa Idv, di Marcello Corso, numero 8 della lista Di Pietro a Trieste, dopo essere stato Cittadino alle comunali 2011. E ancora di Carlo Grilli, che fu assessore di Dipiazza ed è ora capolista dell’Udc. E di Fiorenzo Zoccano, pure lui nella lista centrista, che nel 2001 fu candidato presidente alla Provincia di Trieste con Democrazia Europea e nel 2006 stava nella Margherita. In Friuli non è troppo diverso. C’è Franz, dipendente del gruppo Pdl a Roma fino agli sgoccioli della legislatura, che si scopre “bandelliano” a un passo dal voto, ed eccolo capolista. C’è Paolo Panontin, Cittadino per Serracchiani ma con un solido passato in Lega. C’è Paolo Santin, pidiellino con la Margherita nel curriculum. E Sergio Bolzonello, civico ma, da indipendente, nella lista Pd. E Franco Baritussio, l’ex berlusconiano che corre per La Destra. Stefano Salmè, candidato alle politiche per Fiamma tricolore che, carenza di firme, trova un posto nel Pdl per Tondo. Come Lauretta Iuretig, ex socialista. Maestri di acrobazie.
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