Regione Fvg, sui certificati spediti a casa c’è ancora la firma Serracchiani

Gaffe di Palazzo portata alla luce da una friulana che si è vista recapitare la Carta servizi con messaggio dell’ex presidente che ora sbotta: «Fatto increscioso». Fedriga in silenzio 
Debora Serracchiani del Partito Democratico in piazza Montecitorio, Roma, 03 aprile 2018. ANSA/ANGELO CARCONI
Debora Serracchiani del Partito Democratico in piazza Montecitorio, Roma, 03 aprile 2018. ANSA/ANGELO CARCONI

TRIESTE Comunicazioni ufficiali che partono dalla Regione con ancora la firma di Debora Serracchiani presidente. Ma anche certificazioni fiscali, sempre con in calce il suo nome. «Un fatto increscioso», tuona la diretta interessata, pronta a indirizzare una lettera al suo successore Massimiliano Fedriga con richiesta di correzione dell’errore.

A segnalare la gaffe di Palazzo è stata una friulana che si è vista recapitare la nuova Carta regionale dei servizi. Verificati i dati della tessera sanitaria, l’occhio è caduto sul testo di accompagnamento siglato Serracchiani. Di qui la segnalazione a Telefriuli che ieri pomeriggio, attraverso il suo portale, ha diffuso la notizia.

A stretto giro la lettera di Serracchiani a Fedriga. «Egregio presidente - scrive l’esponente del Pd -, le scrivo in relazione a quanto avvenuto nelle scorse settimane. Riferiscono diversi cittadini di aver ricevuto comunicazioni dalla Regione Fvg a mia firma in qualità di presidente. Questo fatto increscioso, peraltro, è stato divulgato anche da organi di stampa. Si tratta di lettere di varia natura - spiega Serracchiani -, tra cui anche certificazioni fiscali inviate a cittadini che hanno svolto funzioni nell'interesse e per conto della Regione. Con la presente sono a chiederle di correggere le missive di cui sopra e di evitare che venga spedita altra documentazione erroneamente a mia firma. La pregherei altresì di procedere con cortese sollecitudine».

A commentare in Consiglio è la consigliera del Pd Chiara Da Giau: «Ci rendiamo conto che gli errori possano capitare. Certo che dopo un anno, ricevere dalla Regione una lettera firmata dalla presidente Serracchiani lascia perlomeno delle perplessità e dei dubbi su come viene guidata l'amministrazione. Pur essendo una piccola cosa, è un peccato che uno dei momenti di contatto tra cittadini e amministrazione regionale avvenga con una figura barbina, una sciatteria che non fa onore all’ente, a chi lo dirige e a chi ci lavora. Chi è troppo impegnato a correre dietro alla propaganda del capitano Salvini non trascuri la struttura amministrativa. Dopo anni passati con l’ossessione di Serracchiani - l’ironia finale -, il centrodestra non è riuscito a togliersi di torno il fantasma dell’ex presidente».

Da Fedriga non arrivano dichiarazioni. Non almeno fino a ieri sera. Dallo staff della presidenza si informa che il sistema informativo regionale ha comunicato le modifiche dell’assetto della Regione, dopo il voto dell’anno scorso, a Sogei, la controllata del ministero dell’Economia che svolge servizi di consulenza digitale per la Pubblica amministrazione. Comunicazione non ricevuta o comunque non recepita, evidentemente.

Ma dalla Regione non arrivano altre spiegazioni. Nemmeno sul perché, contestualmente ai tempi lunghi di Roma, dalla Regione continuino a essere inviati documenti con una firma palesemente errata. Documenti tra l’altro non di poco conto come quelli sanitari e fiscali. In un anno di governo regionale è il secondo caso informatico dopo quello delle mail dell’assessore alle Infrastrutture Graziano Pizzimenti, scaricate pure dall’iPad in dotazione alla consigliere del Pd Mariagrazia Santoro, predecessore di Pizzimenti. —


 

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