Regione Fvg, sportelli più capillari per badanti e baby sitter

Nel 2015 sono stati stipulati 2.300 contratti. Nel 2016 si rafforzerà la collaborazione con i Comuni

TRIESTE. Dalle badanti alle colf, sono più di 2.300 i contratti di lavoro stipulati nell’anno ormai agli sgoccioli, in linea con i risultati degli anni passati, a fronte di 6mila contatti tra domanda e offerta. E la Regione intende potenziare ancor di più il servizio, quello che prende il nome di programma SiConTe, dedicato a supportare le famiglie nel difficile compito di conciliare i tempi lavorativi con quelli dedicati alla cura dei propri cari.

Lo annuncia Loredana Panariti, assessore regionale al Lavoro, presentando il report 2015 del programma che «ha prodotto significativi risultati sia sul fronte dell’orientamento a soluzioni di conciliazione sia su quello dei contratti di lavoro stipulati». «Al fine di rendere sempre più fruibili sul territorio i servizi di SiConTe - spiega infatti l’assessore - intendiamo implementare nel 2016 le collaborazioni con i Servizi educativi e domiciliari dei Comuni, già avviate in modo informale, formalizzandole». Primo a partire, già a gennaio, il Comune di Trieste dove le collaborazioni riguarderanno sia l’area degli anziani che l’area dei bambini. Dalle badanti alle baby sitter, insomma.

Sul fronte del welfare e della sanità, poi, la giunta regionale approva in via definitiva le annunciate Linee per la gestione del servizio sanitario e sociosanitario a firma Maria Sandra Telesca. I punti chiave, peraltro già illustrati, attuano la riforma della sanità e sono il riassetto delle Aziende ospedaliero universitarie di Trieste e Udine che diventeranno Aziende sanitarie universitarie integrate, l’implementazione della linea di finanziamento della funzione emergenza e urgenza e l’applicazione del regolamento ministeriale sugli standard dell’assistenza ospedaliera. Ancora, altre priorità sono il rinforzo dell’assistenza primaria, la riduzione dei posti letto ospedalieri per acuti al 3 per 1000 abitanti, l’aumento dei posti letto ospedalieri di riabilitazione allo 0,3 per 1000 abitanti e il completamento della rete di posti letto di riabilitazione estensiva extra-ospedale. Le “Linee” prevedono poi che, nel 2016, vengano adottati entro giugno i Piani oncologico, del sangue, della riabilitazione nonché entro dicembre quello della salute mentale e venga completata la riorganizzazione dei Laboratori analisi e delle Microbiologie e Virologia.

Non basta. Le “Linee di gestione” impongono il rispetto dei tempi di attesa in regime ospedaliero e ambulatoriale, l’eliminazione delle pratiche obsolete e inutili e degli sprechi, la revisione dei moduli assistenziali per le malattie croniche e di maggiore criticità, dove va ampliata la collaborazione multidisciplinare e multiprofessionale e la promozione complessiva della salute e dell’assistenza integrata, secondo il principio della qualità e dell’appropriatezza nell'erogazione delle cure.

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