Regione Fvg, giovani e fedeli: tutti gli uomini del presidente Fedriga

Nel cerchio magico amici di una vita e militanti collaudati. I pretoriani sono tutti trentenni, cresciuti con il leader
Lasorte Trieste 03/05/18 - Regione, Proclamazione Presidente Massimiliano Fedriga
Lasorte Trieste 03/05/18 - Regione, Proclamazione Presidente Massimiliano Fedriga

TRIESTE. Non c’è politico al mondo che possa permettersi il lusso della solitudine e non esiste leader che possa centrare mete ambiziose senza il consiglio, la professionalità e il sostegno incrollabile dei propri pretoriani. Lo sa bene Massimiliano Fedriga, che la scala della politica l’ha percorsa velocemente, senza tuttavia perdere mai la presa sul territorio di provenienza e allontanarsi dalla protezione di un cerchio magico fatto di amici di una vita, compagni di militanza e collaboratori conosciuti negli anni della ribalta e mai più abbandonati.

La proclamazione di Massimiliano Fedriga a presidente del Fvg

Un gruppo d’acciaio di fedelissimi, cui si affianca un cerchio più largo di referenti territoriali che il neogovernatore ha costruito dopo aver assunto la segreteria regionale della Lega per avere fermo controllo sulle varie zone del Friuli Venezia Giulia.

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Lasorte Trieste 03/05/18 - Regione, Proclamazione Presidente Massimiliano Fedriga


Il viaggio fra gli uomini (e le donne) del presidente non può che cominciare da Demetrio Filippo Damiani ed Edoardo Petiziol. Il gatto e la volpe, verrebbe da dire. Impossibile, durante due mesi di campagna elettorale, imbattersi in Fedriga senza trovarli nel raggio di dieci metri. Due trentenni accanto a un leader trentenne, con il primo deputato a gestire la comunicazione del candidato e il secondo a gestirne le relazioni politiche e curarne l’agenda. Entrambi figli d’arte, in un certo senso, perché Damiani è il discendente di Roberto, docente universitario, vicesindaco ai tempi di Riccardo Illy e poi parlamentare. Una laurea in relazioni pubbliche e un master in relazioni internazionali, Demetrio ha respirato aria di centrosinistra e Fedriga lo ha assoldato proprio per questo dopo la sua elezione a deputato, intenzionato ad avere un addetto stampa che non fosse un leghista ortodosso ma potesse anzi frenarne l’impeto padano.


Petiziol è invece il rampollo di Paolo, ex presidente di Finest, console onorario della Repubblica ceca e consulente in campo aziendale. Edoardo ha ereditato dal padre la passione per la politica e una cultura di centrodestra. Esperto di comunicazione e analisi politica, ha conosciuto Fedriga alla vigilia della campagna per le politiche del 2013 e da quel dì ne cura i rapporti politici e le relazioni interne alla Lega, dove ha come punto di riferimento nazionale il pacato Giancarlo Giorgetti. Saranno lui e Damiani a occupare le posizioni di testa dello staff del neogovernatore, che dovrà presto designare capo di gabinetto, capo segreteria e portavoce.

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Dei sodali più prossimi fa parte anche Vannia Gava, fedelissima di Max e suo punto di riferimento nella Destra Tagliamento, tanto da essere premiata con l’elezione alla Camera nel collegio blindato di Pordenone. Classe 1974, ex addetta commerciale internazionale nel settore del mobile, è militante di lungo corso del Carroccio ed è stata vicesindaco di Sacile. Un posto da deputato è stato garantito anche al cinquantenne Massimiliano Panizzut, responsabile organizzativo voluto da Fedriga dopo la nomina a segretario regionale. Controllo totale della macchina e grande capacità di lavoro, Panizzut ha sciacquato i panni in Brianza, dove è stato assessore prima di tornare a vivere ad Aviano.

Nel campo delle amicizie storiche rientrano invece gli assessori comunali triestini, Pierpaolo Roberti e Serena Tonel. Il primo è amico di Max dalle superiori, la seconda dalle medie. Crescita umana e politica insieme, visto che è stato Fedriga a portarli nella Lega. Una scelta che li ha ripagati molti anni dopo, con l’ingresso contemporaneo nella giunta Dipiazza, dove Roberti è vicesindaco e assessore alla Sicurezza, mentre Tonel è responsabile di Teatri e Pari opportunità. Fedriga e Roberti sono stati testimoni di nozze l’uno dell’altro e per l’amico, neoeletto in Regione, potrebbe schiudersi l’ingresso in giunta. Esterno alla politica attiva è invece Roberto Fattori, medico friulano che prima di dedicarsi alla professione ha aiutato Fedriga da volontario nelle sue campagne elettorali per le politiche.

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Agli strettissimi, si aggiunge il cerchio delle relazioni politiche, fondamentali per controllare il territorio e ricevere consigli su questioni specifiche. Guida la pattuglia Anna Cisint, pasionaria della rivolta anti Tondo che ha portato alla candidatura di Fedriga e protagonista della simbolica vittoria alle amministrative di Monfalcone. Sindaco e tecnico esperto di enti locali, sarà la voce amica sulla controriforma delle Uti assieme a Mauro Bordin, ex sindaco di Palazzolo, vicesegretario regionale della Lega e ora approdato in Consiglio regionale con duemila di preferenze. Altro vicesegretario del Carroccio è Alberto Budai, apprezzato per aver ricucito il gruppo friulano dopo l’uscita dal partito di Claudio Violino. Stimati perché mediatori sono anche Fabio Verzegnassi e Stefano Zannier, segretari provinciali di Gorizia e Pordenone. L’elenco dei proconsoli si completa con Barbara Zilli e Stefano Mazzolini: con la prima il rapporto si è cementato perché unica a tenere alto il vessillo della Lega in Regione dopo lo scioglimento del gruppo consiliare, mentre il secondo è considerato l’uomo macchina per la montagna. Del gruppo fa parte infine Simone Polesello, segretario dei giovani leghisti e consigliere regionale a soli 25 anni, considerato il virgulto da far crescere.

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