Regione: cooperativa nei guai La “buvette” dell’aula non paga gli stipendi

Problemi di liquidità per il nuovo gestore accusato di truffa Retribuzioni a singhiozzo per i sei dipendenti della mensa
Di Gianpaolo Sarti

TRIESTE. Stipendi a singhiozzo e difficoltà a pagare i fornitori. Succede nella “buvette” del Consiglio regionale, in piazza Oberdan. La nuova gestione del bar e della mensa, assegnata alla cooperativa sociale Primavera di Varese appena qualche mese fa, non fila per il verso giusto. Nulla da dire su pietanze e caffè, a sentire i commenti di consiglieri, assessori e impiegati: il problema sta invece nella liquidità necessaria per retribuire le sei persone in servizio.

La cooperativa è una specie di colosso con appalti in vari enti della pubblica amministrazione sparsi sul territorio nazionale e conta sul libro paga circa 400 dipendenti. A Trieste, oltre alla Regione, opera nelle mense della Guardia di Finanza e della Scuola di Polizia. I guai della Primavera non sono dunque di carattere lavorativo, non c'è nessuna crisi, bensì giudiziario. L’ormai ex direttore generale, Quintino Magarò, è accusato di associazione a delinquere finalizzata a una truffa milionaria ai danni dello Stato per irregolarità nelle buste paga. Altre persone dell’organigramma societario risultano indagate, tra cui proprio chi si occupava degli stipendi. Secondo l’accusa i vertici della cooperativa di Varese hanno sottratto complessivamente 2,3 milioni di euro: venivano individuati i giorni in cui il dipendente aveva lavorato di più e si trasformavano le ore da lavorative, e quindi pagate, in permessi non retribuiti. Operazioni che consentivano di sottrarre a Inps, Inail e Agenzia delle entrate i contributi e l’Irpef non versata. Il caso avrebbe indotto le banche a chiudere i rubinetti dei prestiti, mettendo la cooperativa nelle condizioni di non riuscire a retribuire il personale.

I sei lavoratori in servizio in piazza Oberdan hanno ricevuto finora soltanto anticipi; uno dei dipendenti, da quanto si è saputo, ha appena dato le dimissioni. Una vicenda che nessuno avrebbe mai immaginato fino a qualche mese fa: dopo un breve periodo di chiusura per consentire qualche intervento di ristrutturazione, il Consiglio regionale ha assegnato l’appalto alla Primavera con tanto di festa inaugurale. Nel giro di qualche mese è piombata l’inchiesta, partita da Gallarate in provincia di Varese, che ha portato agli arresti il direttore generale e altri responsabili.

Il segretario generale del Consiglio regionale, Mauro Vigini, rassicura sul servizio: «Siamo assolutamente al corrente di quanto è accaduto, ma la mensa e il bar stanno funzionando, sia dal punto di vista pratico che contrattuale. Auspichiamo che il momento di difficoltà passi al più presto, anche perché dalla Primavera – fa sapere Vigini – abbiamo avuto garanzie che la loro prima preoccupazione sono i dipendenti. La cooperativa ha comunque espresso l’intenzione di esperire tutte le possibilità che la normativa in materia prevede per proseguire ancora l’attività, anche nel futuro e in forma rinnovata».

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