Regione, arrivano i contributi per le scuole non statali

Fissato un massimo di 730 euro per le elementari e 1.430 per le secondarie. Tre fasce Isee per trasporti e libri
Un crocefisso appeso alle pareti di una scuola paritaria
Un crocefisso appeso alle pareti di una scuola paritaria

TRIESTE. È stato definito ieri dalla giunta regionale il tetto degli assegni di studio per la frequenza delle scuole non statali, fissati a un massimo di 730 euro per le elementari, a 1.030 per le medie, a 1.430 per la frequenza obbligatoria delle secondarie. Tali livelli riguardano la fascia di reddito Isee fino a 20mila euro. Gli importi vanno ridotti di un quarto per i redditi da 20-25mila euro e dimezzati per Isee da 25-33mila euro.

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20081205 - ROMA - POL - SCUOLA: CEI; GOVERNO CI RIPENSA, TORNANO FONDI A PRIVATE. Una alunna scrive sulla lavagna, in una immagine di archivio. I fondi per le scuole paritarie ''vengono ripristinati'': e' quanto assicura il sottosegretario all'Economia Giuseppe Vegas a margine dei lavori della commissione Bilancio del Senato sulla finanziaria. ''C'e' un emendamento del relatore che ripristina - dice Vegas - il livello originario, vale a dire 120 milioni di euro. Possono stare tranquilli, dormire su quattro cuscini''. Il taglio originario era di circa 130 milioni di euro. L'emendamento che ripristina quasi totalmente i fondi e' al disegno di legge bilancio. ANSA/ARCHIVIO/FRANCO SILVI/DRN

L’assessore Loredana Panariti ha inoltre fissato le fasce Isee per i contributi per il trasporto scolastico e l’acquisto di libri di testo. Anche in questo caso le fasce Isee sono tre: da 0 a 16.500 euro, da 16.500 a 22mila, da 22mila a 33mila. Entrambe le misure mettono in gioco risorse identiche a quelle dell’anno scolastico precedente.

Alla scuola ha guardato anche l’assessore Mariagrazia Santoro, che ha aggiornato i piani dell’edilizia scolastica. L’assessore intende dare precedenza agli «interventi cantierabili, vale a dire quelli per cui gli enti locali possono garantire l’affidamento dei lavori entro la fine dell’anno. Il provvedimento sblocca opere e cantieri, aggiungendo interventi finora non previsti come quelli di adeguamento sismico ed efficientamento energetico».

Per rendere fruttuosi i finanziamenti, sono previste penalizzazioni per gli enti locali che hanno mantenuto a lungo risorse immobilizzate, mentre saranno avvantaggiati i Comuni che negli ultimi cinque anni non hanno ricevuto contributi per le proprie scuole. Sulla base della graduatoria, i lavori saranno poi finanziati a livello statale: nel 2015 i contributi hanno superato i 22 milioni.

Via libera è stato poi dato al bando per i finanziamenti a progetti educativi e didattici sulla Prima guerra mondiale: a disposizione 200mila euro. Ogni progetto potrà fruire di un incentivo fra 8mila e 12.500 euro: il bando è rivolto a istituzioni scolastiche, enti pubblici, associazioni, enti di ricerca e soggetti privati. Sono escluse iniziative a carattere rievocativo e celebrazioni commemorative, raduni d’arma o la sola realizzazione di produzioni editoriali, audiovisive e multimediali. Le domande andranno consegnate entro il 29 febbraio.

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La giunta ha inoltre deliberato l’adozione del programma regionale per la prevenzione dei rifiuti, rivolto a cittadini, istituzioni e mondo economico-produttivo. Gli interventi riguarderanno la redistribuzione di alimenti prossimi alla scadenza, la riduzione dei consumi domestici, il compostaggio dei rifiuti biodegradabili, la dematerializzazione della pubblicità postale, lo spreco di carta negli uffici, la diffusione di prodotti senza imballaggio, la promozione di filiere corte, l’uso dell’acqua pubblica, l’impiego di pannolini lavabili, l’utilizzo di batterie ricaricabili, la realizzazione di mercatini dell’usato.

Approvato infine il sistema di incentivi e sanzioni per l’utilizzo di spazi finanziari regionali, con l’accoglimento della proposta del Cal di non applicare penalità alle Province. A favore dei Comuni che hanno ceduto spazi finanziari orizzontali, è prevista invece la riduzione dell’obiettivo assegnato ai fini della manovra di finanza pubblica per il 2016.

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