Regione, arriva il concorsone per 200 infermieri

TRIESTE. Il sindacato degli infermieri è andato in pressing, lamentando carenze d’organico. L’assessore Maria Sandra Telesca risponde, oltre che con i numeri, rassicurando la categoria: a breve arriveranno i rinforzi. Entro la fine del mese la Regione bandirà infatti il “concorsone” regionale. In ballo potrebbero esserci circa 200 posti.
Secondo il Nursind di Udine mancherebbero quasi 600 addetti per un servizio di qualità ai cittadini senza gravare con turni massacranti e straordinari gli operatori in corsia. Nel mirino anche un annuncio di inizio anno dell’assessorato, sin qui non concretizzato, di un bando per la definizione di una nuova graduatoria. «Non è più possibile attendere», è stato l’avvertimento del sindacato.
Raccolto, a stretto giro di posta, dall’assessore alla Sanità. «Sono da sempre vicina agli infermieri, una categoria di cui apprezzo l'impegno professionale e l'insostituibile contributo al buon funzionamento del sistema sanitario regionale», premette Telesca. Quindi la controdeduzione delle cifre: «Il numero degli infermieri dipendenti di aziende ed enti del Servizio sanitario regionale nel periodo dal 31 dicembre 2010 al 31 maggio 2015 presenta un saldo positivo di 125 persone».
Nel dettaglio, fa sapere ancora l’assessore, «ci sono state 57 unità in più nel 2011, 41 in più nel 2012, 29 in più nel 2013, 52 in meno nel 214 e 50 in più nei primi cinque mesi di quest’anno». Ricordato che dal primo gennaio scorso le assunzioni del personale del comparto (sia a tempo indeterminato che determinato) dedicato all'assistenza non devono più essere autorizzate dalla Regione, Telesca chiarisce anche la questione concorso: «Il 9 aprile è stata stipulata una convenzione nel Ssr per lo svolgimento accentrato della procedura per il profilo professionale di collaboratore professionale sanitario-infermiere e, a seguire, è stato dato avvio alle fasi relative agli adempimenti obbligatori, a carico di ciascuna azienda, relativamente agli avvisi di mobilità propedeutici all'avvio di ogni concorso pubblico».
L’ultimo avviso è scaduto il 10 luglio ed entro domani Aziende ed enti sono chiamate a rendere noto il fabbisogno definitivo di infermieri, «tenuto conto dell'esito delle mobilità obbligatore effettuate e delle altre procedure». A quanto risulta si stima un fabbisogno di 200 persone, posti attualmente coperti in parte a tempo determinato. Il bando (approvato prima del 31 luglio) servirà a definire una graduatoria in cui le aziende pescheranno per coprire i vuoti d’organico.
Rimane aperto però anche un altro fronte, quello dei primari. Anaao Assomed, l’associazione dei medici dirigenti Fvg, con un intervento della segretaria regionale Laura Stabile, parla di «ulteriori opacità, per le quali la Regione si è sottratta sinora a esplicitare dati e motivazioni». Citando la delibera di giunta che configura il riassetto delle strutture complesse, il sindacato accusa il governo Fvg di «decisioni illogiche» in riferimento alla previsione di due chirurgie e ortopedie a Udine, e una sola per ciascuna disciplina a Trieste, «quando sia Udine che Trieste sono ospedali hub di secondo livello e Aziende miste ospedaliero-universitarie».
Eppure «due chirurgia e ortopedie sono previste anche nel presidio di base di San Daniele/Tolmezzo, il doppio che negli hub di Trieste e Pordenone. In questo modo nel capoluogo regionale l’utenza da coprire sarà di 240mila abitanti, in provincia di Udine di poco più di 100mila».
Anaao Assomed rilancia inoltre la preoccupazione di una penalizzazione degli ospedalieri: «Per le specializzazioni per le quali si prevede di mantenere una sola delle attuali due strutture, vi è il fondato timore che questa sia sempre quella a direzione universitaria e nessun medico ospedaliero, anche si dimostrasse il professionista migliore, avrebbe la possibilità di diventare direttore del reparto».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo