Regeni, la procura egiziana consegna a Roma alcuni tabulati telefonici

Il materiale è una piccola parte di quanto chiesto dai nostri inquirenti. Fissato a breve un nuovo vertice al Cairo
Un momento del sit-in per Giulio Regeni organizzato nei giorni scorsi a Milano
Un momento del sit-in per Giulio Regeni organizzato nei giorni scorsi a Milano

ROMA. I tabulati di alcuni dei 13 cittadini egiziani ritenuti di interesse per gli inquirenti romani che indagano sull'omicidio di Giulio Regeni sono stati consegnati alla procura dai magistrati del Cairo. A procedere all'invio degli atti, nell'ambito della seconda rogatoria inoltrata da piazzale Clodio il 14 aprile scorso, è stato il procuratore generale della repubblica araba d'Egitto Ahmed Nabil Sadeq.

Un nuovo vertice tra investigatori romani e del Cairo sul caso del ricercatore originario di Fiumicello, scomparso al Cairo il 25 gennaio e ritrovato cadavere il 3 febbraio, si terrà nei prossimi giorni al Cairo: quello precedente, tenuto il 7 e 8 aprile a Roma, aveva avuto esito fallimentare, tanto che la Farnesina aveva immediatamnte richiamato a Roma per consultazione l'ambasciatore italiano al Cairo Maurizio Massari.

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L'invito a funzionari del Ros e dello Sco per fare un nuovo punto della situazione è arrivato dallo stesso Sadeq. La partenza della delegazione italiana è prevista per il fine settimana. I tabulati sono al vaglio del pm Sergio Colaiocco. Si tratta del traffico telefonico di alcuni egiziani dal quale gli inquirenti auspicano di ottenere elementi utili per fare luce sul delitto. Il materiale arrivato è una piccola parte di quanto richiesto dagli inquirenti italiani.

La Procura di Roma indaga intanto anche su eventuali accessi abusivi nell'account di posta elettronica di Regeni. Secondo quanto si è appreso, gli inquirenti italiani hanno avviato una serie di accertamenti che puntano a verificare eventuali accessi abusivi nella mail del giovane ricercatore.

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