Regata con 1.424 barche al via, un'impresa per un’edizione così speciale
TRIESTE. Ci sono stati anni in cui sul trofeo della Coppa d’Autunno poteva essere inciso il nome del vincitore già molto tempo prima della partenza. Che ci fosse bora o bonaccia tra il 2010 e il 2014 Esimit Europa 2 non ha concesso a nessuno di insidiare il gradino più alto del podio e la regata è stata sempre stata corsa dal secondo posto in giù. Regata che si è fermata quest’anno a quota 1424 quanto a iscrizioni, a una settimana dal via. Un buonissimo risultato data la situazione. Barcolana di certo non è la Coppa America – dove è nato il motto “there is no second” –, anzi la manifestazione triestina ha sempre esaltato la bellezza di una competizione fatta di tante classifiche: quella generale, quella di categoria e, più di recente, quella crociera, dove ciascuno può trovare il proprio target, che va dal vicino di ormeggio al rivale storico. Certo però i riflettori sono sempre puntati sui piani alti della classifica generale e le grandi manovre dei top player per avere tutti gli onori della linea sono già cominciate.
Mai come quest’anno tuttavia i giochi sono aperti, si sono annusati solo ieri alla Bernetti il team Benussi di Arca e quello di Vincec. Ma sarà un’altra musica al colpo di cannone delle 10.30 di domenica 11 ottobre che segnerà l’inizio delle tredici miglia nautiche che formano il percorso a trapezio della Barcolana.
Arca Sgr, il super maxi di Furio Benussi e del suo Fast and Furio Sailing Team, inizia la kermesse barcolana con il favore dei pronostici e l’affetto di essere la “barca della città”. Battezzata per la stagione 2020 dal Sindaco Dipiazza in una cerimonia informale e molto partecipata presso lo Yacht Club Adriaco, in quest’anno così difficile per gli eventi sportivi ha dovuto suo malgrado rinunciare alle prime regate, visto che il Mondiale maxi di Porto Cervo è stato annullato quando la barca aveva già effettuato una serie di test a Montecarlo e si stava dirigendo in Sardegna. Per ora Arca Sgr ha vinto a mani basse la costiera che ha sostituito la S. Giovanni in Pelago della Settimana Velica Internazionale e ieri alla grande la classica Bernetti, ma non sono questi gli obiettivi che possono saziare un team ambizioso. Quanto a equipaggio Benussi senior gioca a carte scoperte e ne ha ben donde, visto che il pozzetto annovera alcuni tra i nomi più blasonati del Golfo: il fratello Gabriele Benussi, Lorenzo Bressani e Stefano Spangaro.
A rispondere alla sfida ci sono gli sloveni dell’altro super maxi Way of Life, vecchia conoscenza di Benussi&C., visto che l’hanno condotto alla vittoria nel biennio 2017-2018. Rimasto in banchina nel 2019, l’ex Morning Glory ora è passato in mano al gruppo di Gašper Vinčec, che lo scorso anno ha vinto la Barcolana 51 su un altro Way of Life ossia lo scafo vincitore nel 2009 con il nome di Maxi Jena. Anche per loro il percorso di avvicinamento a questa edizione è stato accidentato: si sono ritirati alla Cinquecento, quando le condizioni meteo non permettevano di battere il record di percorrenza della regata, e hanno tagliato ovviamente per primi la linea della Fiumanka domenica scorsa.
Tra i due litiganti, si sa, ci può stare il terzo incomodo. Ed è questo ruolo di “guastafeste” che vuole giocare Portopiccolo – Prosecco Doc, super maxi, già noto al pubblico della Barcolana, visto che ha partecipato nella scorsa edizione con il nome di Golfo di Trieste e un equipaggio interamente femminile. Claudio Demartis, patron del progetto, quest’anno ha dovuto rinunciare a bissare l’esperienza “rosa”, visto che buona parte delle ragazze al comando della triestina Francesca Clapcich provenivano da oltreoceano, un viaggio che in epoca Covid è ancora impossibile. Spazio quindi a grandi novità, che uniscono Trieste al Garda e verranno svelate quanto prima. —
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