Regal Princess, gioiello “liberato”
L’hanno attesa più del previsto. Poi, vedendola comparire all’orizzonte, i tanti curiosi assiepati lungo le Rive e attorno alla Stazione marittima hanno estratto da tasche, borse e marsupi le macchine fotografiche o gli smartphone per immortalarla. Scatti a ripetizione. E, specie fra i più giovani, selfie a pioggia con sullo sfondo il gioiello del mare. La Regal Princess, la più grande nave bianca mai costruita in Italia (realizzata dalla Fincantieri e “consegnata” all’armatore Princess Cruises, Gruppo Carnival, domenica scorsa a Monfalcone con apposita cerimonia alla presenza del premier Renzi), si è affacciata alle spalle della Marittima verso le 15.35, attraccando a una manciata di minuti dalle 16 all’Ormeggio 29 di fronte al Savoia. E non a caso, qualcuno si è goduto lo spettacolo anche dal balcone dell’hotel.
La maxi-nave da crociera - 330 metri di lunghezza e 38 di larghezza - era attesa a Trieste fra le 14.30 e le 15, una volta lasciata Monfalcone ed effettuate in mare alcune manovre di prova, evidentemente protrattesi un po’ di più. Vi è giunta battente bandiera delle Bermuda, dopo la relativa iscrizione seguita alla cancellazione dal registro della Capitaneria di porto di Monfalcone. Nessun ostacolo dal fronte giudiziario, segnatamente dall’udienza tenutasi ieri mattina al Tribunale di Gorizia davanti al giudice Giovanni Sansone, in relazione alla richiesta di risarcimento danni avanzata nei confronti di Fincantieri dai familiari di Vincenzo Castellano, operaio vittima di un incidente sul lavoro a Marghera e deceduto qualche anno dopo. Il giudice Sansone ha infatti respinto la richiesta di sospensione - presentata dai legali della famiglia Castellano - dell’esecutività del provvedimento con cui il giudice Micol Sabino, accogliendo il ricorso di Princess Cruises, aveva disposto la cancellazione del pignoramento dal registro delle navi in costruzione tenuto dalla Capitaneria di porto. I legali della famiglia Castellano hanno allora deciso l’impugnazione dell’atto del giudice Sabino, presentando reclamo, che verrà esaminato il 29 maggio. La nave è successivamente partita alla volta di Trieste, non prima di essere iscritta nel registro navale di Bermuda (cosa che peraltro la rende non più “sequestrabile” ai fini del recupero crediti).
A gestire l’arrivo della nave da crociera a Trieste, gli addetti alla sicurezza, lo staff di Ttp, il personale dell’Autorità portuale e quello della Guardia Costiera. Che, nello specifico, si è occupato pure di “dirigere” il traffico di pedoni in riva al mare, invitando a più riprese triestini e turisti (fra cui statunitensi, spagnoli, sloveni, croati e austriaci) ad allontanarsi dal bordo della banchina anche per consentire la posa delle transenne che hanno delimitato l’area delle bitte su cui sono stati assicurati i cavi d’ormeggio della Regal Princess. Nella tarda mattinata odierna, tra le 11.30 e le 12, inizieranno le operazioni di imbarco dei 1.700 passeggeri (la capacità totale è di 4.200) che si godranno la mini-crociera di rodaggio in Adriatico.
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