Regal Princess, consegna in maggio alla Marittima

Qui la cerimonia, nave partita da Monfalcone per le prove. Primo ufficiale di rotta sarà il triestino Raoul Frezza, già a bordo per la messa a punto degli strumenti
Di Claudio Ernè
Foto Bruni 16.04.14 Nave da Crociera nel Golfo
Foto Bruni 16.04.14 Nave da Crociera nel Golfo

Sarà consegnata a Trieste a metà maggio la Regal Princess, la più grande nave da crociera finora costruita nel Mediterraneo. L’immenso scafo approderà alla Stazione marittima, di fronte al palazzo che fu del Lloyd Triestino, esattamente com’è accaduto in passato per altre navi entrate nella Storia lasciandovi un’impronta indelebile: tra esse la Victoria, il Conte di Savoia e la Raffaello, nate tutte sugli scali del San Marco di cui oggi il Cantiere di Monfalcone - nel quale è stata realizzata la Regal Princess - ha raccolto l’eredità e la tradizione. La decisione di far arrivare la Regal Princess a Trieste è stata assunta qualche giorno fa, ma i dettagli sono ancora in via di definizione.

Sul ponte di comando dell’immenso scafo da giorni un ufficiale triestino sta mettendo a punto strumenti e apparecchiature indispensabili alla navigazione. Si chiama Raoul Frezza. Domenica, il giorno di Pasqua, compirà trent’anni e assumerà il ruolo di primo ufficiale di rotta della Regal Princess nel momento in cui l’unità sarà consegnata dalla Fincantieri, che l’ha progettata e costruita, alla società armatrice americana Princess Cruises che ne gestirà l’attività crocieristica; in Mediterraneo tra primavera, estate e autunno; mentre d’inverno la nave sarà impiegata tra le isole dei Caraibi.

Raoul Frezza da dieci anni “batte le onde”. «Ho iniziato a navigare come allievo ufficiale a bordo di navi del gruppo Grimaldi. Era il 2004 e mi ero appena diplomato all’istituto Nautico nella sezione A, riservata a chi punta a diventare ufficiale di coperta. Nel 2006 sono stato assunto dal Gruppo Carnival, di cui fa parte la Princess Cruises. Come ufficiale di rotta avrò anche la responsabilità degli avvicinamenti ai porti: i nostri ospiti saliranno a bordo per le crociere a Barcellona e Venezia e io sarò sul ponte di comando quando la nave si affaccerà su piazza San Marco e riva degli Schiavoni, percorrendo il canale della Giudecca. Fin da bambino avevo deciso di navigare: sono il primo della mia famiglia ad aver compiuto questa scelta, ma non ho mai avuto dubbi sulla mia passione. Volevo esplorare il mare, conoscerlo in tutti i suoi aspetti, e ci sto riuscendo, miglio dopo miglio...»

Ieri mattina la Regal Princess ha lasciato la banchina d’allestimento del cantiere di Monfalcone per svolgere le prove contrattuali in mare aperto. La nave era affidata al comandante di armamento di Fincantieri, Claudio Belich ma sul ponte di comando c’era anche Raoul Frezza che non indossava la divisa d’ordinanza di ogni ufficiale impegnato in una crociera ma la tuta bianca che il Gruppo Carnival consegna ai propri tecnici impegnati nelle verifiche e nelle messe a punto. L’altra sera poco dopo le 20.30 alla grande nave bianca sono stati sciolti gli ormeggi per poter iniziare le prove di stabilità. È stata trascinata dai rimorchiatori nello specchio d’acqua antistante Panzano ed è iniziato il cosiddetto “inclining test”. Nell’atrio, il più alto spazio presente a bordo, un enorme pendolo ha segnato gli spostamenti determinati dal riempimento e dallo svuotamento delle casse di compensazione. Alle 6.30 di ieri mattina l’equipaggio ha iniziato a salire a bordo e alle 9 la nave si è mossa lentamente verso il mare aperto e si è fermata davanti a Duino per la prova della bussola madre. Una tradizione che si rinnova da secoli, da quando la bussola è entrata a far parte delle dotazioni di ogni nave. Il test sulla bussola, anzi sulla sua “compensazione”, è stato effettuato dal professor Sergio Nigido, insegnante all’Istituto Nautico, già docente di Raoul Frezza.

La Regal Princess navigherà in Adriatico per una settimana compiendo le prove di “stress” dei diesel costruiti nello stabilimento triestino della Wärtsilaä, verificando la velocità massima raggiungibile, misurando i consumi di carburante, i tempi e le distanze di arresto. Verranno tracciati i diagrammi delle curve d’evoluzione, sarà effettuato il crash test, la prova in cui si passa direttamente dall’avanti tutta all’indietro tutta.

Da un punto di vista tecnico la profondità del mare non incide in maniera determinante sui risultati. Devono però essere considerate le dimensioni dello scafo: un conto è provare uno yacht, un altro una nave come la “Regal Princess”, lunga 329 metri, con una stazza lorda di 141 mila tonnellate, capace di accogliere 3600 passeggeri e duemila uomini di equipaggio.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo